Oggi 23 maggio a Cagliari. Fondazione di Sardegna Via San Salvatore da Horta 2 si parlerà di “Antonio Gramsci e il Fordismo” [di Redazione]

LOCANDINA

Alle 18:00 alla Fondazione di Sardegna, Via San Salvatore da Horta 2, prosegue col quinto appuntamento l’ Omaggio a Gramsci organizzato dalle Associazioni Paesaggio Gramsci e LAMAS con la  Rivista online www.sardegnasoprattutto.com   e il patrocinio del FAI Sardegna  e della Delegazione di Cagliari del FAI. L’incontro tematizza il rapporto tra  Antonio Gramsci e il Fordismo a partire dall’ultimo libro  Fordismi di Bruno Settis. Con l’autore discuteranno Margherita Sabrina Perra, Marco Pinotti, Gian Luca Scroccu. Introduce e coordina Enrico Trogu del FAI Sardegna.

Bruno Settis, vincitore nel 2013 della XIII edizione del Premio Gramsci, Sezione saggistica, organizzato dalla Casa Natale Gramsci, affrontava nel saggio premiato “Il destino del capitalismo. America e americanismo per i comunisti italiani 1917-1939” l’ambivalenza del rapporto con l’America e l’americanismo da parte dei Comunisti italiani nel ventennio individuato. Il tema del saggio continua ad essere l’oggetto della sua ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa  ed all’Institut d’Etudes Politiques de Paris.

Nell’incontro si discuterà a partire dal Quaderno 22 del 1934, che Antonio Gramsci dedicherà all’americanismo” e al  “fordismo” e che diede il titolo al quaderno omonimo. Nel Quaderno trovano sistemazione ragionamenti e pensieri sul tema che il pensatore aveva distribuito in  altri quaderni.

 Gramsci vi tratta dello sviluppo industriale e del capitalistico americano in cui credette inerissero lo sviluppo della scienza, la tecnica, le forme dell’organizzazione del lavoro  introdotte da Taylor ed in maniera massiccia dall’industriale automobilistico  Henry Ford. E’ noto quanto influenzerà successivamente anche nello sviluppo della FIAT dopo il viaggio in America di Gianni Agnelli.

 Antonio Gramsci ragiona sullo sviluppo che discende da quella rivoluzione non solo nell’organizzazione della fabbrica ma più in generale nell’intera società americana tanto che diventerà un modo di essere da indentificarsi con la stessa nazione e da chiamarsi americanismo e che successivamente connoterà  i capitalistici occidentali. Antonio Gramsci già nel 1934 coglie il  “passaggio appunto dal vecchio individualismo economico all’economia programmatica” tracciando letture insospettate sui comportamenti sia della classe operaia sia dei ceti dominanti.

L’iniziativa di lunedì è aperta a tutti ed in particolare a studenti e docenti. Nel corso della serata è possibile iscriversi o rinnovare la tessera al FAI.

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