Finisce il primo Master di Gender equality promosso dall’Università di Cagliari [di Susi Ronchi]

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Si chiude a fine giugno il primo  Master dell’Università di Cagliari post lauream  di alta specializzazione in Gender equality, unico  di questo tipo in Italia, voluto con forza dalla docente di Psicologia sociale e direttrice del corso Cristina Cabras :” si tratta di  formare un nuova figura professionale  già operativa in tanti Paesi europei ma non ancora in Italia dove resistono stereotipi duri  da sradicare “.

E sono tutte donne, le  prime  12 esperte in strategie per l’ uguaglianza  di genere: hanno frequentato per un intero anno accademico il Master  promosso  dal Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia e  ora sono in grado di offrire le competenze acquisite a istituzioni, enti, scuole, aziende allo scopo di valorizzare le differenze di genere in un’ottica di pari opportunità .

Queste specialiste, spiega la professoressa Cabras, devono cercare di ridurre  fino ad azzerarlo il gap   tra uomini e donne, in tutti i contesti,  sociale, economico, politico,   ma dovranno  anche combattere   le discriminazioni legate all‘orientamento sessuale.”

Certamente un lavoro impegnativo per  le nuove professioniste  che dovranno rimboccarsi le maniche per poter incidere in un Paese ancora molto indietro soprattutto nel campo dei  diritti civili. Tanto che il gruppo di studiose ha dovuto specializzarsi in Spagna frequentando   uno  stage , ed entrando in contatto   con realtà all’avanguardia  sulla parità di genere: una legge infatti nel Paese  iberico, impone ad alcune  tipologie  di aziende,  l’adozione di un Piano di uguaglianza (Plano de igualdad).

Attraverso  questo strumento  si promuovono politiche a favore della famiglia con l’ attivazione di una serie di convenzioni che  sollevano la  donna da alcune incombenze domestiche, favorendo l ‘ingresso sul mercato del lavoro. Intanto  l ‘Università di Cagliari ci  riprova e pubblica il bando 2016/17 , con scadenza, per le iscrizioni, il 6 di giugno.   http://unica.it/pub/3/show.jsp?id=32846&iso=15&is=3

Saranno  lezioni frontali, seminari, laboratori e stage per un massimo di 30 iscritte/i. L’organizzazione  didattica punta  ad  un approccio multidisciplinare per  sviluppare  competenze psicologiche, pedagogiche, sociologiche, linguistiche, giuridiche, biologiche, antropologiche, economiche, e garantire   una specializzazione da applicare nell’ambito professionale, con l ‘obiettivo di frenare, proprio a causa della mancanza di iniziative per le  pari opportunità, i ritardi dei processi di sviluppo.

Alcune delle motivazioni riportate per esempio dai docenti nel progetto di ideazione del corso, riprendono  le piu’ aggiornate statistiche  pubblicate  dal Global Gender Gap Report che collocano l’Italia nell’ottantesima posizione (su 135 Paesi) per il  gravissimo gap   circa la partecipazione delle donne alla vita economica e politica.  A questo proposito c’è  da ricordare un dato che riguarda la Sardegna, Regione  autonoma,  che gode di una propria  legge elettorale: appena 4 donne  siedono sui banchi del Consiglio  regionale  su  un totale di 60 consiglieri e   la norma per la doppia preferenza  é stata bocciata a scrutinio segreto!

Perciò  il Master   vorrebbe creare le condizioni per  correre ai ripari,  formando competenze che garantiscano l ‘equità, attraverso l’ approfondimento di  discipline come  Rappresentazioni sociali di genere, Formazione e problematiche dell’identità di genere, Farmacologia e biologia di genere, Linguistica di genere, Costituzione e parità di genere, Criminologia e vittimologia di genere, Economia e differenze di genere.

Al primo Corso hanno aderito solo donne, vedremo se l’ equità e l’ uguaglianza sono valori che interessano anche gli uomini.

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