“Io non sono a difesa dello status quo”: a proposito di un intervento di Carlo Arthemalle [di Marco Sini]
Caro Carlo, vedo che anche tu, come i più scalmanati (tu non lo sei) sostenitori del SI, pensa che alla base della Legge di “revisione costituzionale” ci siano la “lentezza” e “l’incartamento” , derivati prevalentemente dalla scarsa velocità del processo di formazione delle leggi che si fa dipendere dal bicameralismo paritario (o perfetto) vigente. Mentre è ampiamente dimostrato che ciò non è stato di ostacolo alla approvazione in tempi stretti di importanti leggi per il governo che le ha proposte (dal Lodo Alfano alla legge Fornero, solo per fare due esempi). In secondo luogo la nuova norma non supera il bicameralismo ma introduce un bicameralismo che certamente non è più paritario e perfetto, ma ampiamente “imperfetto”, con composizione discutibile, con elezione indiretta e con una formulazione dell’art. 70 sulla formazione del procedimento legislativo e della navetta tra Camera e Senato-. Per chi la legge con attenzione, non potrà non rilevare il pasticcio e il rischio di confusione e immobilità-incartamento. Naturalmente poi ci sono altre 40 obiezioni sul merito di altrettante nuove norme negative che sono ben superiori alle 6 o 7 nuove norme positive. Per stare sul merito e non sullo schieramento….Io non sono per la difesa dello status quo e del bicameralismo paritario (o perfetto) attuale, neanche Zagrebelski e Smuraglia lo sono! Basta leggere loro scritti e loro interviste in proposito. Il fatto, di merito, è che la soluzione data è peggio del bicameralismo attuale. Il “nuovo senato” non è una Camera delle regioni ma è una camera nella quale i parlamentari sono consiglieri regionali e sindaci eletti in prima istanza dagli elettori per svolgere altre funzioni. E’ talmente poco “Camera o Senato delle Regioni e delle Autonomie” che tra le funzioni previste quella concernente le “autonomie locali” è residuale. Fosse stato uno schema tipo Land tedeschi ci si poteva anche stare (lo proponeva Smuraglia nel 2013 e lo proponeva anche la minoranza del pd, non “i grillini” o i “comunisti”!!!!). Infine, torno a ripetere, leggi bene il nuovo art. 70, specie il coordinamento nella formulazione di certi passaggi interpretativi dei rispettivi regolamenti, demandati “all’intesa tra i presidenti delle due Camere”….e se questa intesa non c’è casca l’asino????? Come vedi, alcune obiezioni (serie) di merito!!!!! |