Ecco il Programma del Concerto di beneficenza del FAI. Cagliari: domenica 30 ottobre, Via Ospedale 2 [di Redazione]
Pubblichiamo il Programma di Sala del Concerto organizzato dal Fondo Ambiente Italiano per il restauro l’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua di Arquata del Tronto fortemente danneggiato dal terremoto del 24 ottobre scorso. Le scosse di questi giorni e le ulteriori rovine ci rendono tutti più responsabili a contribuire con sollecitudine. SardegnaSoprattutto aderisce all’iniziativa e promuove la diffusione dell’evento invitando tutti i suoi amici a farlo. Dobbiamo essere in tanti domenica 30 ottobre all’ex Noviziato dei Gesuiti. Si inizia alle 18:00 e di conseguenza bisogna arrivare per tempo. L’Agenzia Forestas per la nobile causa donerà una piantina (N.d.R.) Il Fondo Ambiente Italiano, a seguito del sisma che ha funestato il centro Italia, ha adottato l’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua di Arquata del Tronto. Già nel marzo di quest’anno, nelle Giornate FAI di Primavera, la Fondazione aveva lavorato fianco a fianco con la cittadinanza e grazie all’impegno dei volontari della Delegazione locale del FAI, aveva aperto al pubblico alcuni luoghi che ne raccontavano la storia, al fine di far conoscere a tutti gli italiani le eccellenze di questo territorio prezioso. Capodacqua è una frazione del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno all’estremità delle Marche e al confine con l’Umbria e il Lazio. Al censimento del 2011 contava 71 residenti e nel terremoto dello scorso 24 agosto 2016 si è trovata praticamente a ridosso del suo epicentro, subendo gravi danni all’abitato e la scomparsa di una giovane donna. L’identità più significativa del luogo si riscontra nell’Oratorio della Madonna del Sole, risalente al primo Cinquecento, fortemente danneggiato dal recente sisma. Si tratta di un’interessante costruzione a pianta ottagonale che richiama simbolicamente significati presenti sia nella cultura cristiana che in quella islamica, riferendosi alle otto Beatitudini o al doppio del quadrato sacro, solo per citarne alcuni. Già in restauro prima del terremoto, ha subito ulteriori danni nell’oculo centrale e nei rilievi sottostanti che rappresentano il sole e la luna e nell’interno dove sono conservati pregevoli dipinti ad affresco tra i quali l’Assunzione della Vergine di gusto rinascimentale. Sia l’architettura sia i dipinti sono attribuibili alla cerchia di Cola dell’Amatrice, artista attivo nella prima metà del Cinquecento nell’Italia centrale. Nel rispetto del dolore per il terremoto, soprattutto riguardo ai parenti delle vittime e a coloro che hanno perso casa e lavoro, il Fondo Ambiente Italiano riprende il legame con il borgo di Arquata del Tronto avviato in occasione delle Giornate FAI di Primavera, lanciando un appello per sostenere una raccolta fondi nazionale, con l’obiettivo di raccogliere i circa 300.000 euro necessari per il recupero dell’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua e assicurare la rinascita di un frammento di storia che appartiene a tutti. Anche il FAI Sardegna è mobilitato nella raccolta fondi. A tal fine, grazie alla disponibilità di musicisti e di cantanti lirici, che in totale gratuità presteranno la loro arte alla causa della serata, ed al Comando Militare Autonomo della Sardegna e al Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari, il 30 ottobre 2016, ore 18:00, presso la sede del Dipartimento Militare di Medicina Legale, nel Chiostro dell’ex Noviziato dei Gesuiti, si terrà un concerto di beneficenza, patrocinato dall’Università degli Studi di Cagliari, dall’Ufficio Scolastico Regione Sardegna e dall’Ente Regionale Fo.Re.S.T.A.S. Media Partner il quotidiano L’Unione Sarda e le emittenti Videolina televisione e Radiolina. Quale preludio al concerto, il Responsabile Paesaggio FAI Sardegna Franco Masala terrà una breve lectio sulla struttura del Complesso monumentale che ospiterà la serata e sull’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua di Arquata del Tronto. Programma Frédéric Chopin: Notturno op. 32 n.1 in Si maggiore Franz Schubert: Der Hirt auf dem Felsen D956 Ralph Vaughan Williams: Silent Noon da “The house of life” Johannes Brahms: Allegro amabile; dalla Sonata per clarinetto e pianoforte op.120 n.2 Giuseppe Verdi: Ave Maria da “Otello” (atto IV) Ralph Vaughan Williams: Love’s minstrels da “The house of life” Wolfgang Amadeus Mozart: Allegro maestoso dal Concerto per flauto e orchestra in Sol maggiore kv 313 Giuseppe Verdi: Non t’accostare all’urna, dalle “Sei Romanze” Manuele Pinna (pianoforte) Paola Spissu (soprano) Andrea Onnis (clarinetto) Martina Medda (clarinetto) Francesco Piano (baritono) Marina Onidi (flauto) Roberta Pinna (soprano) Brevi note esplicative Il concerto comprende una serie di pezzi per strumenti e voce che spaziano da Mozart a Vaughan Williams e, quindi, dal Settecento al Novecento attraverso alcuni capolavori riguardanti musiche dell’Ottocento. Il Notturno di Chopin (1810-1849) risale al 1837 e appartiene al grande repertorio romantico per il pianoforte, strumento di elezione del grande musicista polacco, naturalizzato francese. Il Lied per soprano, clarinetto, e pianoforte è stato composto da Franz Schubert (1797-1828) negli ultimi mesi della sua vita. Il testo è un insieme di versi di due differenti autori (Wilhelm Müller e Karl August Varnhagen von Ense) e rientra nel genere musicale più praticato da Schubert per tutta la sua breve esistenza. Le due liriche di Ralph Vaughan Williams (1872-1958) furono composte nel 1904 con altri quattro sonetti, tratti dalla raccolta del poeta e pittore Dante Gabriele Rossetti intitolata The house of life, pubblicata nel 1881. La musica di Vaughan Williams è assai popolare in Gran Bretagna ma molto meno eseguita in Italia, pur appartenendo a un compositore di notevole rilievo. Di Johannes Brahms (1833-97) è previsto un brano dell’ultimo periodo di vita (1894) appartenente alla copiosa produzione cameristica del musicista amburghese che ha dedicato al clarinetto soltanto pochi pezzi. Giuseppe Verdi (1813-1901) è presente con una delle giovanili Romanze, su testo di Jacopo Vittorelli (1749-1835), pubblicate nel 1838, e con la preghiera di Desdemona dal penultimo capolavoro, Otello, rappresentato alla Scala di Milano nel 1887 su libretto di Arrigo Boito (1842-1918). Il brano di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-91) appartiene al più noto dei concerti per flauto e rientra nella sterminata produzione del Salisburghese, risalendo al 1778 e quindi al cosiddetto periodo di Mannheim. Testi
Silent Noon Your hands lie open in the long fresh grass,– The finger-points look through like rosy blooms: Your eyes smile peace. The pasture gleams and glooms ‘Neath billowing skies that scatter and amass. All round our nest, far as the eye can pass, Are golden kingcup-fields with silver edge Where the cow-parsley skirts the hawthorn-hedge. ‘Tis visible silence, still as the hour-glass. Deep in the sun-searched growths the dragon-fly Hangs like a blue thread loosened from the sky:– So this wing’d hour is dropt to us from above. Oh! clasp we to our hearts, for deathless dower, This close-companioned inarticulate hour When twofold silence was the song of love.
Love’s Minstrels (nell’originale di Rossetti Passion and Worship) One flame-winged brought a white-winged harp-player Even where my lady and I lay all alone; Saying: “Behold, this minstrel is unknown; Bid him depart, for I am minstrel here: Only my strains are to Love’s dear ones dear.” Then said I: “Through thine hautboy’s rapturous tone Unto my lady still this harp makes moan, And still she deems the cadence deep and clear.” Then said my lady: “Thou are Passion of Love, And this Love’s Worship: both he plights to me. Thy mastering music walks the sunlit sea: But where wan water trembles in the grove And the wan moon is all the light thereof, This harp still makes my name its voluntary.” Da Otello DESDEMONA Ave Maria, piena di grazia, eletta Ave Maria. . . Non t’accostare all’urna Odio gli affanni tuoi, Empia! Empia! dovevi allora A che d’inutil pianto (A cura di Franco Masala) |