A proposito di classe operaia e di Ottana [di Giuseppe Tore]

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La classe operaia non è stata trattata come mi aspettavo, e condivido in parte il parere degli autori, il cosiddetto taglio antropologico andava inserito per comprendere meglio una realtà probabilmente agli autori non a fondo conosciuta.

Credo che questo aspetto lo devono curare gli stessi lavoratori intervistati, in primis Francesco Tolu, Saverio e tanti altri, che quella realtà hanno vissuto in prima persona e dal di dentro la fabbrica, non di nostalgia si tratta, ma di memoria storica.

Non mancano la documentazione necessaria e le capacità culturali e dialettiche, per portarla a termine. In pochi abbiamo iniziato a parlarne e lavorarci sopra , sono del parere che potremo arricchire la memoria storica, spiegare l’ evoluzione della società nella quale eravamo immersi, i cambiamenti nella nostra zona geografica, da figli di pastori a operai, tecnici con alta professionalità, preparazione culturale medio – alta.

Orofili e caratteri  che hanno consentito a tanti di noi di occuparsi di problematiche nel sociale, divenendo operai – dirigenti sindacali, amministratori comunali, assessori, sindaci, consiglieri regionali, deputati nazionali.

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