Un’occasione mancata (per chi non c’era) [di Franco Masala]

pisaroni

Forse ha fatto paura il pezzo sacro del 1990 in apertura di programma? Oppure il mix di musica “todesca” tra i lieder di Schubert e le arie da concerto di Mozart? Certo è che l’ultimo concerto della stagione ufficiale 2016 del teatro Lirico di Cagliari ha visto intere file vuote di spettatori che pure sono abbonati. Peccato, e peggio per chi non c’era, poiché si è trattato di un concerto tra i più originali e validi dell’anno.

A cominciare dal Magnificat composto dal compositore inglese John Rutter, oggi settantenne, al quale non si deve chiedere la profondità religiosa di certa tradizione paludata ma che riesce ad avvincere con l’apparente facilità di una musica talvolta richiamante analoghe pagine di Poulenc, grazie al ricorso a canti popolari e altri spunti “leggeri”.

Ne è stata buona interprete il soprano Daniela Schillaci, coadiuvata efficacemente dal coro preparato da Gaetano Mastroiaco e dal direttore Giampaolo Bisanti alle prese anche con la seconda impegnativa parte del programma. Qui ha dominato la classe del basso-baritono Luca Pisaroni al debutto cagliaritano, aureolato da una grande carriera internazionale che lo vedrà nuovamente in Italia soltanto nel prossimo maggio come Leporello alla Scala.

I sei lieder di Schubert hanno rivelato le grandi qualità vocali e interpretative di Pisaroni grazie a un fraseggio e a una pertinenza stilistica che hanno trovato il culmine nel celeberrimo Erlkönig (Il re degli Elfi). L’interprete deve saper variare i ben quattro caratteri del testo – padre, figlio, la morte, il narrante – e qui Pisaroni ha reso veramente con maestria tutta la difficoltà del lied.

Comicità, furore, patetismo sono invece i tre stati d’animo richiesti alle arie da concerto di Mozart che Pisaroni ha cantato con notevole varietà d’accenti, concludendo il concerto con il fuori programma del “catalogo” di Leporello dal Don Giovanni tanto da suscitare applausi finalmente convinti.

Peccato: un calore maggiore non avrebbe guastato.

*Foto Marco Borggreve ©

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