Concerto di Natale [di Franco Masala]

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Ogni Natale risuonano dappertutto le note di White Christmas, la famosa canzone americana che vanta innumerevoli versioni, da quella classicissima di Bing Crosby alla più recente di Lady Gaga. Né meno popolari sono il motivetto di Jingle bells, ritmato con i campanelli, o il sognante canto tedesco Stille Nacht, heilige Nacht  diffusissimo anche da noi.

Anche la musica colta ha tratto spunto dalle ricorrenze natalizie per capolavori come l’Oratorio di Natale di Bach o per fare da sfondo a opere liriche. “Pranzare in casa il dì della vigilia?” cantano i protagonisti della Bohème di Puccini (1896) e aggiungono “Si beva in casa ma si pranzi fuori”, riversandosi tutti al caffè parigino Momus nel gioioso secondo atto dell’opera. E sono giocattoli, ninnoli, torroni, ciambelle, frutta e persino una grammatica runica (“copia rara, anzi unica” !) le strenne che si vedono sulla scena.

In musica però il Natale è spesso occasione per contrapporre la gioia della festa allo strazio dell’anima. Così il giovane Werther di Massenet (1892) muore suicida mentre, lontano, i bambini intonano i canti di Natale. In un’opera dimenticata, invece, I Cavalieri di Ekebù di Riccardo Zandonai (1925), durante la veglia natalizia i canti di nostalgia sono funestati dall’apparizione del diavolo che tormenta la protagonista, nel terrore dei presenti. Infine, in un’altra lacrimevole azione drammatica, musicata da Antonio Veretti (1934) sul testo di Una favola di Andersen,nel freddo e nel gelo della notte di Natale la piccola fiammiferaia rivede l’immagine della madre prima di morire di stenti e di freddo. E’ però il celeberrimo balletto di Čajkovskij, lo Schiaccianoci, l’apoteosi del Natale in musica anche perché quel dono, offerto alla protagonista, innesca tutta l’azione fiabesca e fantasmagorica sul palcoscenico.

Tutti questi spettacoli sono stati rappresentati a Cagliari: la Bohème, Werther e Schiaccianoci numerose volte, i lavori di Veretti e di Zandonai rispettivamente nel 1955 e nel 1957. Il Teatro Lirico programma ora un concerto di Natale fuori abbonamento, dopo la fine della stagione lirica. E poi ? non c’è annuncio di nessuna programmazione. Che fine farà la musica a Cagliari ?

One Comment

  1. Rosella Aresu Murru

    Se Cagliari piange Roma non ride.Franco Scaglia ha rassegnato le dimissioni dall’ incarico di presidente del cda denunciando ,per il teatro di Roma,una situazione tragica .Anche il direttore artistico Gabriele Lavia è scaduto venerdi e la stagione 2014-2015 non prevede alcuna programmazione ,il teatro è allo sbando ! Forse non solo il teatro……Buon Natale a tutta la redazione di Sardegna soprattutto .

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