La Strada Reale ieri e oggi [di Maria Antonietta Mongiu]
L’Unione Sarda 4/01/2017. La città in pillole. Lo stravolgimento della zona tra il Corso e la Piazza Yenne. “Abbiamo solo la nostra storia ed essa non ci appartiene” la fulminante frase di José Ortega y Gasset è, con un pensiero di Anton Čechov sull’umana propensione alla rimozione che tutto riduce all’obsolescenza, l’esergo dell’ultimo libro di Annie Ernaux “Gli anni”, che si può estendere ai luoghi abitati da mille generazioni prima di noi. Non sorprende che chiami in causa il pensatore spagnolo nella complessa autobiografia collettiva in cui la scrittrice convoca alla frequentazione della memoria gli eventi del secondo dopoguerra e con essi due generazioni che ne hanno tracciato l’epos, destinato, come i precedenti non meno epocali, all’oblio. Lo fa col mezzo più potente per rammendare i frammenti di ogni tempo: le immagini. Quelle visualizziamo più delle foto, selezionandole perché non in tutte si situano le nostre vite. Specie oggi perchè, per dirla con Pier Paolo Pasolini, la società dei consumi, quinta scenica e sostanza della contemporaneità, reifica finanche la memoria. A partire dal fondale: città, periferie, agro ormai indistinta poltiglia, a livello globale. Ne è “oscena” evidenza, a Cagliari, lo stravolgimento dell’incipit della Strada Reale che corrisponde al tratto tra Piazza Yenne e Corso Vittorio. Che rigore la galleria di immagini che, dal secondo Ottocento, ha costruito il romanzo urbano recente! Oggi è un ingorgo di vetture e una maleodorante casba. “Io sono io e la mia circostanza e se non salvo questa non salvo neppure me”, sempre Ortega y Gasset deprecando il conformismo che sacrifica il senso della storia ed il tempo perduto per un’incolta messa in scena di cattivo gusto che non gode neanche del consenso. Buon 2017 Cagliari!
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La Strada Regia è quindi ex.
I luoghi di S. Elia col Colle di S. Bartolomeo, di S. Elia ed in mezzo Viale Cala Mosca e dintorni fiabeschi ci sono.
E con loro tutta la preistoria, il mistero, la storia e la bellezza di panorami incontaminati.
Se si ama l’ argomento, l’approfondimento c’è :
“Il Promontorio di Sant’ Elia in Cagliari”
Autori: Guido Bartolo – Jo De Waele – Alessandro Tidu
2005