Posso prendere le difese di Graziano Nudda, responsabile della Protezione civile regionale? [di Giovanni Cardeu]

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Sulle pagine facebook in queste ore  il responsabile della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, è diventato  bersaglio di insulti, offese, da parte di gente di ogni tipo e profilo che alterna queste violenze alle carinerie verso i gattini degli amici, agli auguri di compleanno, alla diffusione delle foto dei figli in fasce, al tifo per i dispersi dell’albergo del Gran Sasso.

Graziano Nudda è colpevole di avere risposto all’aggressione verbale della sindaca di Fonni, in una litigata rubata da non so chi in un video prontamente rimandato dal sito dell’Unione Sarda, in quell’uso sempre più frequente della presa diretta – meglio se rubata, appunto –  che i giornali fanno della realtà, per sostituire il giornalismo più mediato, più difficile e faticoso ed  evidentemente sempre meno credibile della carta stampata e dei loro siti internet in crisi di vendite e di autorevolezza.

Sotto lo slogan “Nomen omen” a proposito del cognome di Nudda (terribile vezzo vagamente razzista), gli dicono di tutto prendendo per boria, spocchia, presunzione, quella del responsabile regionale e dunque per questa sola ragione beneficiato (dal Pd), rappresentante del potere (abusivo), ben pagato etc etc. La sindaca invece in posizione di rappresentante della rabbia e dell’indignazione popolari, sacrosanti, eroina del giorno (perché poi i giornali e le tv locali riprendono come in una danza “l’evento“, lo gonfiano di nuovo ben bene e lo rilanciano e così via, in questa pazzesca degenerazione dell’informazione e della polemica politica dove si perde il senso di quel che diceva McLuhan, che il mezzo è il messaggio, questo blob è la poltiglia fatta realtà).

Posso prendere le difese di Graziano Nudda a prescindere dalla visione del video? Conosco lui e conosco qualcuno degli “amici” di facebook che l’hanno insultato e offeso sottoponendolo a linciaggio, e Graziano Nudda è meglio di tutti loro, se si può dire: chi lo conosce sa quanto sia sotto piuttosto che sovra-esposto, quanto poco prepotente e spocchioso, quanto educato e a modo, garbato. Competente nel suo lavoro, con un percorso di studi serissimo e le altre esperienze fatte nel sua carriera (spesso da pendolare) con serietà riconosciuta, alta professionalità.

Credo che abbia detto alla sindaca di Fonni che i Comuni non hanno fatto nemmeno loro tutto quel che avrebbero dovuto per prepararsi alla nevicata. Gliel’ho sentito dire e dichiarare anche in altre circostanze, sempre con garbo, ma opportunamente richiamando alle responsabilità i sindaci perché adottassero i piani di emergenza con elementari e non costose misure, l’ho visto presiedere assemblee di amministratori su questa stessa materia andare semideserte (risulta al presidente dell’Anci regionale, Scano?)

E che torto avrebbe, sul merito, Nudda?  Io penso che ne abbia di più la sindaca di Fonni. Se la Regione fosse impreparata a queste emergenze, perché non mette abbastanza soldi o visione programmatica e perché ha fatto confusione con l’ente intermedio, fra Comunità montane, Unioni dei Comuni, Province, ci sarebbe da chiedere conto più a lei che a Nudda.

Daniela Falconi ha avuto un padre consigliere regionale e non dei meno influenti, una zia consigliera regionale di maggioranza negli anni di Soru, era lei stessa, Daniela, una papabile candidata alla giunta con Michela Murgia e poi lo è stata (dai giornali, ma non solo) della corrente di Soru all’un posto o all’altro della Regione, perché la condizione di parente sembra essere oggi senza pudore anche nel Pd – dove la sindaca è tornata – un bel punto del proprio curriculum.

Ha avuto ospite nel suo Comune non molto tempo fa il presidente della Regione, Pigliaru, in gran pompa alla Renzi, chiamato a parlare di zone interne, con l’assessor Paci, e non risulta che il tema delle emergenze ambientali e della neve sia stato posto da qualcuno all’ordine del giorno. Ancora lei stessa, e prima suo padre, e altri suoi compagni di partito ma anche gli avversari con i quali le famiglie più che i partiti si alternano a Fonni, nella Comunità montana, in consorzi vari,  hanno avuto a che fare con milionate di euro, e prima dell’euro con miliardi di lire, per costruire impianti sciistici, a costi impressionanti rispetto al quasi nulla che ne è tornato in economia vera, con contributi agli hotel e agli imprenditori che ci hanno marciato.

Fonni è sui giornali sistematicamente da anni, da decenni, i fonnesi rappresentati come costantemente in attesa della neve per “salvare” la stagione, dei soldi per un altro, ennesimo impianto: sono arrivati qualche giorno fa 3 milioni e mezzo di euro per una stazione sciistica “finalmente all’altezza dei migliori impianti alpini” ha scritto il giornale che ha diffuso il litigio sulla neve caduta l’altro giorno.

Sarebbe bastata una centesima parte dei quattrini andati in piani neve, impianti, hotel (quelli chiusi), per comprare qualche spazzaneve, qualche mezzo per spalare. Magari non per poter raggiungere tutti gli ovili (ma non era  per evitare il freddo e la neve che i fonnesi “inventarono” la transumanza, come raccontano nel museo a questa dedicato nel paese?). Ma insomma, per sgombrare le strade fra Fonni e la strada a scorrimento veloce sì, e magari anche la Fonni-Desulo.

Il paesone che gioca tutto sulla sua stazione alpina, che invoca la neve anche d’estate, dove si sollevarono proteste quando qualche anno fa il corrispondente della Nuova Sardegna scrisse: “Nevica a Gavoi, forse anche a Fonni“, be’, non dovrebbe perdersi per una nevicata per quanto eccezionale, perdere anche serietà, sobrietà, dignità.

Non dovrebbe giocare al gioco facile di mettere tutto sulle fragili spalle di un dirigente regionale, onesto e meno in carriera della sindaca di Fonni, di quello di Desulo. Vedrete che ne sentiremo ancora parlare, di sindaci candidati a rappresentare vaste comunità di montagna arrabbiate per la neve caduta.

10 Comments

  1. carmelofalchi

    E sempre la solita storia. Quando succedono eventi calamitosi prendersela puntualmente con l,anello debole del sistema…senzaconsiderare che trattandosi di evento eccezionale e difficilmente frontegiabile.

  2. Maria Luisa Vargiu

    Da semplice lettrice ed ascoltatrice ho seguito tutti ii servizi TV anche su Videolina sul maltempo in Sardegna.
    Mi sono commossa.
    Animali morti e moribondi, piante stroncate dal gelo e dal vento.
    Pastori disperati.
    Soccorsi chissà.
    Se Regione c’è, sembra dispersa !

  3. Rosaria Manca

    sottoscrivo in pieno, parola per parola, non una ma cento volte questo intervento.

  4. Maurìtziu Sale

    Mah…e in ue diat èssere sa defensa? Colende·nche s’ofesa a s’àtera ala?
    Cumintzat chesciende·si ca in facebook sa gente impreat malos faeddos e malintragna e posca vostè nche l’acabbat mentovende a iscòrriu carrieras e erèntzias polìticas? Si potzo, pitzocu minore, cun umilesa manna, li chèrgio fàghere una pregonta, una ebbia: in antis de iscrìere non diat èssere mègius a si sejaret fintzas vostè? Gràtzias

  5. orazio antuzzi

    Chi conosce Graziano non può certo attribuire la sua carriera a qualche padrino polittico. non l’ho mai visto trafficare con nessuno dei polittici di turno che passano a chiedere voti in cambio di favori . La sua posizione se l’e creata da solo grazie alle sue competenze,( ne avessimo negli uffici, imbottiti di incapaci raccomandati,) con sacrifici e rinunce anche negli affetti familiari. nel suo paese è ben voluto ,non per la sua posizione, ma per il suo carattere , rispettoso di tutti e con tutti stà volentieri.E’ vero le colpe vanno sempre a qualcuno che deve fare da parafulmine .mentre i veri responsabili stanno seduti nei posti di potere a dare ordini senza competenze. Signora sindaca di Fonni Lei che è giovane non prenda esempio dalla vecchia politica , tiri fuori qualcosa di nuovo e se ai suoi sponsor polittici gliele deve cantare lo faccia con il coraggio che contraddistingue molti giovani. con simpatia

  6. Giovanni Sanna

    Una persona che ci presenta un pò di notizie prelevate qua e là, o magari ricordate vagamente, giusto per far finta superficialmente di conoscere Fonni, la sua gente e le sue cose, io penso che il suo personale pensiero di difesa, a chi come i Fonnesi e amici conosce veramente le cose, non conti proprio “NUDDA”, penso anche che Daniela assieme all’amministrazione e tutta Fonni, abbia dimostrato con i fatti come si agisce subito nelle situazioni di assoluta necessità, a me piacciono le persone che agiscono immediatamente per spostare l’ostacolo, non le persone che aspettano che l’ostacolo si sposti, ammiro i Fonnesi tutta l’amministrazione e soprattutto Daniela perché pur facendo una fatica disumane per aiutare tutti materialmente e moralmente, nonostante tutti gli smisurati sforzi chiede continuamente scusa se proprio non pensa a tutto, invece pensa proprio a tutto! Il suo primo pensiero è per il suo paese!
    Mi auguro che un giorno il signor “difensore di Nudda” osservi, studi e impari dai passi di Daniela.

  7. Mauro Figus

    Gentile Cardeu, all’interno dell’ipotetico processo ai danni del Signor Nudda ha voluto prenderne le difese e questo le fa non solo onore ma aiuta i suoi lettori a cogliere degli aspetti dell’Uomo che lei e i suoi Amici conoscono a differenza dei cittadini colpiti dalla anomala ondata di maltempo che ha colpito la Barbagia. Sempre nel solito ipotetico processo passa dalla difesa dell’ “imputato” all’accusa degli stessi cittadini e operatori turistici della Zona. Bene, decida che figura ricoprire perché all’interno di un processo non si può essere rappresentanti della Difesa dell’Accusa ma soprattutto Giudice. Soprattutto, si annoti bene a margine che la maggior parte degli imprenditori turistici sono stati e/o sono tuttora prima e soprattutto pastori e agricoltori e quello che hanno costruito, magari con aiuti da parte della Regione (ma non ci si lamenta sempre che non si riesce mai a spendere tutti i possibili contributi?) lo hanno costruito da soli, pagando le tasse, che sono quelle che servono a pagare i servizi di viabilità, servizi e sicurezza, che non si sono viste, in questo frangente. Vedremo quanti soldi di quelli destinati al rimborso dei danni rimarranno a Cagliari flagellata dal vento e quanti arriveranno sulle vette del Gennargentu.

  8. Vincy

    Credo che il suo discorso sia stato fatto prima dei disastri fatti ieri..vuole che le posti le carte che dimostrano che da giorni chi segue il meteo un minimo sapeva cosa sarebbe accaduto? X quanto mi riguarda si sarebbe dovuto dimettere da molto tempo..com è stato detto nn sempre ci sarà la fortuna..ieri era da rossa senza se w senza ma.oramai la protezione civile è diventata una comica..ieri la gente fortuna nn li ha ascoltati e molti con le scuole aperte nn hanno mandato i figli o sono usciti..ma cosa succederà quando x il calcolo delle probabilità indovinera una previsione? La gente come al solito nn ci crederà e saranno guai..altro che polemiche con i sindaci faccia una seria autocritica e tragga le conclusioni del suo operato..

  9. Filippo Contu

    ieri stavo per chiamarlo giusto due parole di conforto,e di solidarietà stimo Dottor Nudda per essere quella persona speciale che si è sempre prodigata nei propri doveri .
    Non mi son piaciute nemmeno le parole espresse dal primo cittadino di Cagliari che probabilmente si è dimenticato le proprie funzioni, pertanto consiglierei a polittici e politticanti di metter da una parte proclami e slogan, alzassero il proprio deretano e si mettano a studiare il proprio territorio, ma non solo, quando si da un’ allerta di qualsiasi genere inizino a prenderla sul serio, anche perchè quelle previsioni non sono frutto della Protezione Civile ma di enti come il CNR e l’ ARPAS

  10. Cristian Puddu

    La risposta alla domanda è NO.
    Non può prendere le sue difese, perché evidente che non ha neanche visto il video. Non può prendere le sue difese, perché chiunque difenda un amico è spesso imparziale. Perché quello che dobbiamo valutare non è l’uomo, non è la sua persona (inteso come carattere, sincerità) ma si valuta invece quello che rappresenta. Qui si valuta la sua responsabilità.
    Il mio parere è che semplicemente sia a capo di un sistema, quella della protezione civile regionale, che andrebbe rifondato da zero.
    Per colpa sua? Non solo, in realtà le problematiche si portano avanti da anni, e tutti i politici di qualsiasi direzione hanno sempre fatto finta di nulla. Lui cosa sta facendo per cambiare sistema?
    Nudda poi probabilmente non è un abile comunicatore, oppure ha veramente carenze riguardanti le tematiche di protezione civile. Frasi come quella del video “Una volta che cala la neve è inutile spingere…che cosa spingi? Bisogna solo saper aspettare” pronunciate da Nudda lasciano veramente basiti.

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