Discarica dei veleni. Bussi. Disastro e avvelenamento colposo delle acque: 10 condanne [di Alessia Guerrieri]

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Avvenire.it 17/02/2017. La Corte d’Assise d’Appello ribalta la sentenza di primo grado riconoscendo le aggravanti: dieci condanne su 19 imputati e quasi 4 milioni di risarcimento danni. Esultano le associazioni ambientaliste

Cinque pagine di dispositivo e sette ore di camera di consiglio. Così nella mega discarica di Bussi è stato riconosciuto l’avvelenamento aggravato colposo delle acque (il reato però è prescritto) e il disastro colposo, con riconosciute aggravanti invece in questo secondo caso che di fatto hanno interrotto la prescrizione del reato.

E così la sentenza della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila ieri, ha ribaltato la sentenza di due anni fa della Corte d’Assise di Chieti, condannando dieci dei 19 imputati a pene tra due e tre anni (beneficiano tuttavia del condono) e prevedendo un risarcimento danni per oltre 3,7 milioni di euro (2,7 milioni di provvisionali e 592mila euro di spese legali che con oneri toccheranno un milione di euro) per la presidenza del Consiglio, il ministero dell’Ambiente, enti locali e associazioni ambientali.

Assoluzione perchè il fatto non sussite anche per Guido Angiolini, amministratore di Montedison dal 2001 al 2003. In Corte d’Assise, a Chieti, il 19 dicembre 2014, i 19 imputati furono invece assolti dall’accusa di aver avvelenato le falde acquifere, mentre il reato di disastro ambientale è stato derubricato in colposo e, quindi, prescritto.

Prima di chiudere il dibattimento ed entrare in Camera di consiglio la Corte ha rigettato l’ acquisizione del piano di caratterizzazione realizzato dal commissario di governo Adriano Goio, convalidato nel dicembre del 2015, perché “l’acquisizione documentale pur possibile in rito abbreviato anche in appello – ha detto Catelli – deve avvenire prima dell’inizio della discussione e non a procedimento iniziato, quindi è inutilizzabile ai fini della nostra decisione“.

Catelli ha voluto chiudere il processo ringraziando tutte le parti e “il clima di serenità nel quale si è svolto il dibattito”.

 

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