Di chi sarà la via Roma di Cagliari? [di Francesco Sechi]
I flussi di auto della via Roma sono il risultato della sua centralità e dell’essere crocevia di importanti assi viari realizzati per collegare, in auto, i quartieri della Città Metropolitana. Ecco che sulla via Roma si alterna il traffico della città del lavoro e dello studio, del commercio, del tempo libero, delle manifestazioni; forme di città che determinano flussi di spostamento diversi effettuati con modalità diverse perché diverse sono le esigenze del quotidiano, ma la costante è che oggi la via Roma si presenta come una grande strada e una barriera verso il mare per la quale tutti vogliono un futuro diverso. Oggi è il turno della sperimentazione di impeto, senza progetto, che cerca di curare un organo malato senza averne compreso le cause della malattia utilizzando una terapia che rischia di far ammalare altri organi. Per la città ciò significa rischio di spostamento dei flussi di mobilità verso altre aree della città metropolitana dove si stanno localizzando nuovi servizi e centri commerciali con la garanzia di una eccellente accessibilità in auto. E giustamente lo storico Paolo Fadda si interroga: ma di chi sarà domani la via Roma pedonale? Sarà ancora dei Cagliaritani? Il tema è molto complesso e va affrontato da un team interdisciplinare di esperti in grado di progettarne il futuro con metodologie di studio e analisi proprie dell’ingegneria dei trasporti, dell’urbanistica, della sociologia e dell’economia delle città, non prima di aver individuato il filo conduttore dei ragionamenti: la visione, gli obiettivi e le strategie di tutta la Città Metropolitana. *Ingegnere trasportista |