La crisi catalana è un test di resistenza dei materiali [di Gabriel Jaraba]

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https://gabrieljaraba.wordpress.com/2017/10/19/un-test-de-resistencia-de-materiales/ 19 ottobre 2017. La crisi catalana non è poi una gran cosa. È un esperimento di portata europea la cui dimensione strategica sembra essere trascurata. È approssimativamente, un test di resistenza dei materiali. Si rivolge non solo ai catalani, ma agli spagnoli e agli europei in generale.

Il test consiste nello sperimentare quanto la cittadinanza e le istituzioni internazionali sono disposte a tollerare e sostenere una democrazia autoritaria e in che misura, non solo in Spagna ma in tutti i paesi della UE. Siamo all’estremità occidentale dell’Europa e non in Turchia, quindi la prova non può essere fatta all’Erdogan ma alla maniera di  Rajoy-Felipe (Felipe Gonzalez, ex premier socialista, molto duro con il catalanismo n.d.r.) Il test consiste nel dare un’interpretazione muscolare della costituzione e delle leggi, in modo che qualsiasi atto democratico possa essere tale solo nel rispetto della legittimità istituzionale.

La prova è rilevante in tempi di crisi economica, di disoccupazione di precarietà; per la paura diffusa per le pensioni e per le altre che imperversano. Ovvero fino a che punto i cittadini sono disposti a sopportare una democrazia che non ha più bisogno dei militari, ma che volontariamente ha assunto la giusta combinazione di  conservatorismo sociale e nazionalismo spagnolo con la richiesta di autoritarismo e di mano dura?

Quello che in altri paesi è l’ascesa elettorale dell’ultra-destra, in Spagna  è diventato l’esperimento di un ultra-destra installata nell’esecutivo e sostenuta dal giudice e dal legislatore (Ciudadanos ma anche PSOE).

La cosa interessante, per esempio, è come i cittadini democratici, legittimamente orgogliosi di essere e sentirsi spagnoli, si sentano coinvolti con l’esperimento davanti ai loro occhi  sulla carne viva (dei catalani n.d.r.)  e approvarlo affermando che ciò che accade sono “conseguenze” del non rispetto della legge, “slealtà” e “sfide“. (Una convinzione così diffusa n.d.r.), tanto che non esiste un singolo giornale pubblicato a Madrid che non sia d’accordo con un simile approccio.

Il quarto potere si è aggiunto a quelle sinistre collusioni. Gli occhi internazionali sono attenti all’esperimento non perché si sentano allarmati per quel che capita in  Catalogna, ma per verificare quale sarà il risultato del test sui materiali. Per agire di conseguenza, come ad esempio Macron, quando sarà  pronto ad applicare in Francia una cura da cavallo per la riforma del lavoro con i disordini nelle strade.

La cosa non potrebbe essere più chiara, nonostante ci siano scandalizzati quarantenni che appoggiano per amore della patria e della costituzione l’ultra destra governante e regnante. Vedremo cose gravi, non solo in Catalogna, ma in tutta la Spagna e l’Europa. Materiali da test, ricordiamolo.

* Docente  Facoltà de Scienze della Comunicazione – Università Autonoma di Barcellona

**Traduzione a cura della Redazione

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