Lilliu Prof. Giovanni [di Carlo Urgurù Borghi]
Sardegna – Barumini – Convento dei Cappuccini – venerdì 19 luglio – ore 18.30: PAO Film ha presentato in prima assoluta Lilliu Prof. Giovanni. Lilliu Prof. Giovanni come da elenco telefonico ma anche archeologo, docente e rettore universitario, Accademico dei Lincei, consigliere regionale, saggista, intellettuale e Sardus Pater portavoce della costante resistenziale sarda. È un film documentario che in 56 minuti racconta Giovanni Lilliu visto e sentito da molto vicino, faccia a faccia con la macchina da presa. Lilliu Prof. Giovanni è la versione integrale di Sardus Pater I, presentato in Cineteca Sarda a Cagliari e andato in onda sulla Terza Rete Regionale RAI nello scorso giugno. La regia è firmata da Marilisa Piga, con la consulenza di Nicoletta Nesler. Animazioni e grafica sono a cura di Matteo Fadda che, insieme a Marilisa Piga, ha provveduto al montaggio e a tutta la postproduzione. Al sottoscritto Urgurù è toccata la scrittura del film, dal soggetto al trattamento. Questa parte della lavorazione è toccata a me che sono l’unico dei Giganti di Monti Prama capace di scrivere, leggere e far di conto anche per conto degli altri miei compagni ancora analfabeti. Tutto merito della mia archeologa e personal trainer Bustiana che mi ha fatto da maestra. Girare e ultimare questo film è stata un’impresa che è durata 13 anni ma infine ce l’abbiamo fatta e ora il documentario fa parte integrante della mostra Stratigrafie di una Vita, allestita in parete al Centro Culturale Giovanni Lilliu di Barumini. Ogni produzione indipendente è una fatica d’Ercole. Così anche noi documentaristi siamo entrati nell’album storico e familiare dei Lilliu. Vi racconto il soggetto, in breve e a modo mio. Marmilla in Sardegna 1999. Giovanni Lilliu, quando il Novecento passa il testimone al ventunesimo secolo, ha ottantasei anni. In quello stesso momento di transito epocale, suo nipote Gabriele ha nove anni. Nonno e nipote, curiosi l’uno dell’altro, percorrono la Marmilla di Su Nuraxi, di San Nicola di Barumini, di Palazzo Zapata, di Sant’Antonio di Tuili, delle antiche case di famiglia in paese. Sono case tirate su, a differenza delle torri nuragiche, in tecnica mista: pietra vulcanica e mattoni di terra cruda. Tutto quel paesaggio di famiglia nonno Lilliu lo racconta al nipote e a noi che lo ascoltiamo e lo guardiamo. Le giare e il baronale castello di Las Plassas tendono le orecchie. Su Nuraxi sonnecchia e aspetta di essere ripreso dall’alto, dall’occhio alato e cinematico di un drone. Anche a Cagliari, sui bastioni, sul colle di Buoncammino e in Cittadella dei Musei, il Professore è altrettanto di casa. Qui in più c’è il mare che chiama il viaggio tra le civiltà. Cagliari 2008. Dieci anni dopo, accomodato nella principale poltrona di casa, il Nonno ritrova il Nipote al suo fianco nel film così come nella vita reale. Il primo decennio del nuovo secolo sta per chiudersi e c’è ancora tanto da dire. Giovanni Lilliu è protagonista di questo film da cui emerge limpida la sua condizione emozionale, ancor prima di quella professionale ed intellettuale. È il ritratto mobile di un corpo narrante, che è sempre stato abituato a raccontare, catalogare e insegnare. Quando Gabriele Lilliu aveva nove anni non sapeva se da grande avrebbe fatto l’archeologo. Nove anni dopo, Gabriele sapeva di certo che non avrebbe fatto quel mestiere. È un tipo sportivo. Giovanni continua a raccontare come se non avesse mai smesso di farlo. Ha 93 anni e davanti alla troupe è disinvolto come sempre. Ha avuto il tempo di dedicare un volume a tutte le sue care Dee Madri mediterranee, consultandole e omaggiandole una per una. Ognuna di loro è una maternità e come tale, una vera modernità. Altri quattro anni da Sardus Pater poi Lui Lilliu tornerà definitivamente nella sua terra madre, quella dove si sente cantare così: “Cuccumeo o Istria che sia, la Civetta di Minerva sorveglia, sorride e indica la via”. A me Urgurù e a tutti gli altri giganti Prama ci dispiace che Lui Lilliu non abbia fatto in tempo a rivedersi e riascoltarsi in questo film. Aveva avuto modo di visionare solo una parte del girato e qualche spezzone sparso. Anche noi giganti quando siamo stati ritrovati, eravamo spezzoni di statue. Ora è nostra intenzione di ritrovarci insieme a lui quando alle ex Carceri Pisane in Cittadella dei Musei a Cagliari, sarà allestita la mostra L’Isola delle Torri: Giovanni Lilliu e la Sardegna Nuragica – marzo 2014. Fatto questo ci prepareremo a varcare il mare e a sbarcare con tutto Lui Lilliu nel nostro film, al Museo Pigorini di Roma. Chi volesse consultarsi e confessarsi con il Sardus Pater può venire in Sardegna e recarsi in visita al Tempio punico-romano di Antas – Flumini Maggiore Provincia di Carbonia Iglesias. Settembre è la stagione giusta per farlo. Lui Lilliu è ancora al suo posto, in ordine di apparizione, sull’elenco telefonico 2013-2014 di Cagliari e provincia.
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