Venezia “chiude”. Previste misure straordinarie per il lungo ponte per deviare i turisti [di Luisanna Benfatti]
Il Sole 24 Ore 27 aprile 2018. Se avete in agenda un salto a Venezia per il lungo ponte, fate attenzione e leggete attentamente le istruzioni del Comune in tempo reale sui social, perché l’accesso potrebbe esservi negato o risultare problematico e poco piacevole. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha firmato il 24 aprile un’ordinanza che autorizza la Polizia locale a una serie di misure urgenti dal 28 aprile al primo maggio, giornate nelle quali è prevista un’affluenza straordinaria di visitatori nella città storica. Accesso libero per i soli residenti: le misure di controllo. Come si legge nella ordinanza: “In quelle giornate potrà essere deviato l’accesso pedonale sulla direttrice Piazzale Roma, Stazione di Santa Lucia, Strada Nuova, consentendone l’accesso ai soli residenti e frequentatori abituali della città e ai visitatori diretti nel sestiere di Cannaregio e nella porzione del sestiere di Castello limitrofa a San Giovanni e Paolo. I flussi turistici verso Rialto o San Marco saranno fatti proseguire su percorsi alternativi. I lancioni gran turismo provenienti dai Comuni di Cavallino-Treporti, Jesolo, Musile di Piave e Quarto d’Altino avranno il divieto di sbarco in Riva degli Schiavoni e dovranno indirizzarsi alle Fondamente Nuove. Inoltre, il Ponte della Libertà potrà essere limitato alla circolazione dei soli veicoli di chi è abbonato alle autorimesse di Piazzale Roma e Tronchetto, ai taxi, ai veicoli dei noleggiatori e agli autobus di linea, per evitare congestioni in Piazzale Roma. «Ho voluto firmare un atto pubblico, forse la prima in Italia – afferma Brugnaro – in cui si decreta uno stato di bollino nero per Venezia, con lo scopo di gestire il traffico sia pedonale che acqueo e smistare i flussi delle persone. Il nostro obiettivo è informare quanti vogliono venire a visitare la città che nei prossimi giorni potrebbe esserci un’affluenza straordinaria di persone tale da renderne difficoltosa la visita. Sappiano tutti che i turisti, se vengono rispettando la città, sono i benvenuti. Al tempo stesso, però, abbiamo il compito di salvaguardare Venezia ed è per questo che abbiamo adottato delle misure possibili in base a quanto consentito dall’attuale ordinamento, un’occasione per sperimentare un nuovo sistema di gestione del turismo”. Il Comune di Venezia, in base alle notizie fornite dalla Polizia Locale, aggiornerà costantemente gli utenti sulle possibili deviazioni di percorso attraverso i propri profili Facebook e Twitter e i siti istituzionali. Il parere del comitato per un turismo sostenibile: programmare i flussi turistici è possibile e si deve fare. Marco Scurati, portavoce del Comitato Turismo Sostenibile, critica la decisione del sindaco “modello garage-aspetto che qualcuno esca per entrare” presa all’ultimo minuto come misura urgente: «Bisognerebbe come abbiamo più volte evidenziato come associazione, porre un limite in tempi diversi che preveda una programmazione più ordinata dei flussi turistici, soprattutto di quelli giornalieri. Venezia è un luogo limitato, è un isola fatta da tante isole collegate da ponti, circondate dall’acqua, strade strette fatte secoli fa, un patrimonio storico da tutelare, non si può estendere in superficie o in altezza su più piani, la compenetrazione dei corpi non è ancora possibile, e il crescente flusso di masse di turisti frettolosi di poche ore è insostenibile. La città si sta spopolando anche a causa dell’eccessiva pressione turistica, è un luogo/prodotto con una domanda infinita ma un’offerta limitata. I residenti da 175.000 nel 1951 oggi sono 52.000, i turisti oltre 30milioni. I letti di strutture ricettive ufficiali senza contare quelli degli ostelli e hotel low cost che apriranno a breve a Mestre, erano a Venezia nel 2016 52.500 (di cui 30000 alberghiere) un numero superiore a quello degli abitanti: caso unico al mondo. Bisognerebbe quindi al più presto stabilire un numero limite di capienza con un sistema di prenotazione online che regoli l’accesso alla città o più facilmente all’area marciana (piazza San Marco) senza penalizzare i pernottanti che contribuiscono all’economia e poi attivarsi affinchè venga rispettato. Se il Comune non agirà in questa direzione la mia città diventerà, come ha già sottolineato la Cnn in “12 destinations travelers might want to avoid in 2018”, una meta da evitare”. Una fine tristissima per la Serenissima
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