La Sardegna negli archivi degli altri [di Franco Masala]
Dove sarebbe l’identità del nostro Paese se non fossero conservati i primi documenti in volgare? Come si potrebbero capire i presupposti dell’Unità d’Italia senza le carte riguardanti Cavour, Garibaldi, Mazzini, i Savoia? E dove sarebbe lo spirito sardo senza la Carta de logu? Come si conoscerebbe la storia dell’Isola se non la facessero rivivere pergamene, sigilli, atti ufficiali di viceré o di consigli civici? E come potremmo ricostruire la storia delle città senza i documenti cartografici, spesso affascinanti anche per disegno e colori? I documenti d’archivio sono forse i beni culturali meno conosciuti ma, al contrario, sono fondamentali per ricostruire la storia di un luogo o di una persona. E si può capire che gli archivi parlano di ciascuno di noi dal momento che sono la memoria di tutti. Gli archivi statali della Sardegna custodiscono una enorme quantità di materiali che lo storico utilizza per fare luce su avvenimenti e fatti, riferendosi a periodi diversi. In realtà, capita anche che alcuni tasselli della nostra memoria si trovino disseminati nelle città o nei Paesi che hanno un legame storico diretto con la Sardegna e naturalmente, per questi aspetti, Pisa, Torino e la Spagna cosituiscono un riferimento privilegiato. I materiali conservati in quegli archivi sono di tipologia differente e vanno dai documenti cartacei alla cartografia fino ai progetti realizzati o non realizzati così da rivelare le grandi possibilità di conoscenza che la ricerca d’archivio prermette. Proprio agli archivi e a chi vi lavora si devono queste conoscenze. Gli archivisti agiscono, infatti, su tre fronti che guardano al passato (con una efficace conservazione dei documenti), al presente (con l’organizzazione e il funzionamento degli archivi correnti), al futuro (con la salvaguardia di archivi sempre più grandi e fragili). Allo scopo di presentare al pubblico, in modo colloquiale, alcuni aspetti di memoria documentaria che si trovano fuori dall’isola, la Soprintendeza Archivistica per la Sardegna organizza una serie di quattro incontri accomunata dal titolo Sardegna fuori di Sardegna: archivi lontani per una storia vicina per far conoscere materiali custoditi in Spagna, in Toscana, a Roma, Torino e Parigi, molto importanti per la possibilità di ricostruire vicende e storie isolane. Durante queste conversazioni saranno illustrati i percorsi di ricerca affrontati, i risultati conseguiti, le opportunità scientifiche e le difficoltà pratiche che di volta in volta si sono dovute superare. MEM – Mediateca del Mediterraneo Sala eventi I piano Cagliari – via Mameli 164 ore 16-18 Mercoledì 16 maggio Giovanni Serreli – Maria Grazia Mele Mercoledì 23 maggio Gabriele Colombini – Roberto Porrà Mercoledì 30 maggio Giampaolo Salice – Mariangela Rapetti Mercoledì 6 giugno Bianca Fadda – Franco Masala *A cura della Soprintendente archivistica per la Sardegna Francesca Klein
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