Memorandum 75. Appoggio alla Sottosegretario del Mibact Ilaria Borletti Buitoni e al Soprintendente Fausto Martino [di Oreste Rutigliano]

terra di sardegna 1

www. sardegnasoprattutto.com  4 settembre 2017.  Italia Nostra manifesta pieno sostegno a Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario ai Beni, Attività Culturali e Turismo, oggetto di un duro attacco da parte del Presidente della Giunta regionale della Sardegna, Francesco Pigliaru, nel momento stesso in cui è stata richiesta l’impugnazione di alcuni articoli della legge regionale della Sardegna n.11 del 3-7-2017.

Il nostro appoggio incondizionato si estende anche al Soprintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e per le province di Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, il quale ha coraggiosamente espresso le sue preoccupazioni mostrando di essere fino in fondo funzionario statale fedele al suo ruolo.

Questa legge è un duro e inaspettato attacco alla funzione fondamentale svolta in tutta Italia dagli usi civici, che spesso rappresentano delle vere e proprie riserve reali di natura e paesaggio non esposte agli ordinari, continui e logoranti attacchi cui è sottoposto l’intero territorio nazionale. Valga questo ancor di più in Sardegna dove le aree interessate, infatti, comprendono oltre 400 mila ettari, il 20% circa dell’intero territorio dell’isola, mentre i funzionari ministeriali che dovrebbero valutare l’assenza dei requisiti per confermarne la “sclassificazione“, anche a seguito della contestata riforma del Mibact, sono un numero assolutamente esiguo.

La Soprintendenza viene chiamata a ridurre la tutela, a dichiarare le aree gravate da usi civici “non più vincolate” in base a un metodo che impone una falsa copianificazione, dal momento che fissa modi e tempi molto rigidi per verificare se i valori paesaggistici sussistano o meno. Compito assolutamente impossibile per la vastità del demanio di usi civici rispetto al sempre più esiguo numero di dipendenti del Mibact.

Infine, come non ricordare l’attacco che questa legge porta alla giurisprudenza della Corte Costituzionale, secondo la quale “i caratteri morfologici e i peculiari utilizzi degli usi civici con il relativo regime giuridico sono meritevoli di tutela per la realizzazione di interessi generali, ulteriori e diversi rispetto a quelli che avevano favorito la conservazione integra e incontaminata di questi patrimoni collettivi” (Corte costituzionale, Sentenza del 11 maggio 2017, n. 103).

Tutto ci voleva per il paesaggio italiano tranne che un ulteriore tentativo di minare la conservazione piena di territori gravati da usi civici, scorta irrinunciabile di spazi di natura sempre più assediati da uno sviluppo concepito oramai senza limiti.
*Presidente Italia Nostra

 

Lascia un commento