La Tv delle ragazze e quella lezione che non abbiamo imparato [di Beatrice Dondi]

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L’Espresso 19 novembre 2018. Il ritorno del bel programma di Serena Dandini e la sua banda su Rai tre dimostra che trent’anni sono passati invano. I buongustai lo sanno. Per fare una torta, di quelle che profumano il giusto, bisogna seguire passo passo la ricetta appuntata con dovizia chissà in quale generazione sul quadernino apposito, in bella grafia, con la penna blu.

E se in un trasloco quel prezioso mucchietto di carta ingiallita 
è andato perso allora niente da fare. Nessun consiglio banale sbirciato in tv sarà mai all’altezza di quelle pagine che sanno di memoria, gusto e soffice eleganza.

A riascoltare il “Buonasera” di Serena Dandini, regalato a mani aperte al suo pubblico di ieri e di oggi viene da toccarsi la fronte per cercare di ricordare dove accidenti sia andato a finire quel ricettario e perché per tutto questo tempo ci si sia accontentati di papponi in scatola che non possono ambire neppure a una teglia da forno, al massimo un giretto nel microonde elargito con i punti della spesa.

Perché lei, signora dal sorriso acceso e dalla voce vera, ci ha provato in tutti i modi a ripetere la sua formula infallibile. Quella che miscela ingredienti semplici, come l’intelligenza, l’educazione, l’irresistibile umorismo come se nulla fosse. Che impasta diritti civili, critiche al potere e satira pungente senza sbavature. Per un prodotto croccante ma alla portata di tutti.

Sarebbe bastato starla a sentire e prendere due appunti. Invece no. Da quel lontano 1988 e da quella Rai Tre così ben governata, capace di servire in una sequenza micidiale “La Tv delle ragazze”, “Avanzi” e “Tunnel”, si è provato ad andare a memoria buttando le cose a caso qua e là. Solo quando la Dandini è tornata in studio, a distanza di 30 anni con la stessa esilarante potenza di allora, è stato chiaro che non avevamo imparato un accidenti e che tutto questo tempo era passato invano.

Anziché annaffiare nuovi talenti, cercare nuove spalle, creare dal nulla nuove piccole magie da divano rosso, avevamo lasciato a cuocere solo 
le briciole fino a farle bruciacchiare, accontentandoci senza un vero perché.

Ma come diceva il maestro Manzi, non 
è mai troppo tardi per cogliere al volo 
la ghiotta (seconda) occasione regalata dalla Tv delle ragazze, in onda su una rete che sta felicemente recuperando il tempo perduto e non ostinarsi a buttare tutto all’aria. Come gli gnocchi, il giovedì si può andare in tavola con i bei programmi. Basta non dimenticarlo un’altra volta.

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