CV in PLEXUS a modo mio…[ di Franco Meloni]
Franco Meloni, Cagliari 1945, PLEXUS milestones 2012 Roma Human Rights/dEAThART 2005 NewYork Eat Art 1992 NewYork Columbus 1988 Dakar 1987 (July) Gavoi Il Serpente di Pietra (Feb) Cagliari Bring your serpent Cagliari, fine 1986, Gaetano Brundu accompagna a casa Sandro Dernini che propone, a me e ad Anna (Saba), di partecipare, con competenze scientifiche e artistiche, ad un progetto nato a New York nel 1982 chiamato PLEXUS. Lo scopo sembra quello di unire le due culture per rivendicare la libertà di espressione nell’Arte e nella Scienza per mezzo di una analisi etica della società. Gli artisti avrebbero lavorato in Coopere con il contributo non filtrato dalla critica su temi basati sulla riconquista della libertà. Nelson Mandela era in carcere, si iniziava a parlare di clonazione e di limiti nella sperimentazione e i frattali sembravano un efficace strumento esclusivamente estetico. Internet era confinato a ristrette cerchie di fisici e la riabilitazione di Alan Turing impensabile. Anna trovava difficile, inizialmente, lavorare in gruppo su un tema, io guardavo con diffidenza l’esposizione alla quale non ero abituato. Un conto è presentare risultati di studi su cristalli ordinatissimi, un altro diffondere argomenti basati su Arte&Scienza in Dipartimenti universitari diffidenti. Il primo test si è svolto Venerdi 13 Febbraio 1987 in Castello, studio di Antonello Dessì. L’assenza di energia elettrica non ha impedito di sperimentare interazioni nuove. Il mio lentissimo computer, collegato in dispregio di norme di sicurezza con collegamenti volanti, sfornava testi tra la meraviglia dei presenti. Le persone, ognuna delle quali merita un discorso a sé, contribuivano con una sorta di giocoso impegno. A luglio, a Gavoi, Barbagia, Sardegna, in quattro giorni abbiamo realizzato a Sa Itria, tra dolmen e cumbessias, un miracolo. Centoventi artisti provenienti da tutto il mondo hanno scritto, tessuto, scolpito, suonato, danzato o dipinto secondo il tema della libertà. Il paese è stato coinvolto in modo da ricordare ancora l’esperienza comune. Nel gioco drammatico dell’uso della metafora, a fine 1988 abbiamo cercato di riportare la mela della conoscenza, rubata all’Africa, nella Casa degli Schiavi di Goreè, Senegal. L’ingresso dal retro, passando dalla Porta del non ritorno, anche se fortificato dalle braci del fuoco della casa nella Medina di Auwa, è stato indimenticabile. Il resto ha avuto intensità variabili ma sempre vivificate da esperienze e amicizie comuni. Ricordare il cambio di rotta di Colombo nel Nuyorican Poets Cafè nel 1992 o leggere “To Art and Science” sulla facciata della Cooper Union School, dove Abraham Lincoln ha pronunciato il discorso sulla eguaglianza di tutti gli uomini, a prescindere dal colore della pelle o ricordare che mangiando l’Arte si combatte la morte nella St. Mark in the Bowery, dove Isadora Duncan danzava la libertà vicino alla tomba del fondatore della Grande Mela, fa parte di una Coopera che va avanti da anni. E il viaggio continua.* • NB. Qualunque descrizione di PLEXUS è incompleta, per definizione.
*Fisico. Università di Cagliari
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