Scuola, un crollo ogni tre giorni: “Mai così tanti dal 2013” [di Ilaria Venturi]
https://www.repubblica.it/scuola/2019/09/26/news/. La denuncia nel nuovo Report di Cittadinanzattiva. Anche tre nidi su cinque senza certificazioni. Fioramonti alla presentazione del dossier annuncia: “Firmato atto per videosorveglianza nei nidi” Scuole inagibili, crolli. L’ultimo caso alla primaria Merisi di Caravaggio, in provincia di Bergamo: dopo che si è staccata una porzione di soffitto (nessun ferito) le lezioni sono state sospese fino al 30 settembre e 475 alunni sono rimasti senza scuola. Emblematico poi il caso della Girolami, dell’istituto compensivo Margherita Hack del quartiere romano Monteverde. L’edificio scolastico è stato dichiarato inagibile a seguito del crollo del controsoffitto, ad aprile scorso, in una classe dell’infanzia comunale. Una situazione che ancora non si è risolta e che coinvolge oltre 700 bambini e rispettive famiglie. Come ogni anno Cittadinanzattiva ha fatto il conto: è il XVII Rapporto dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola presentato oggi a Roma alla presenza del ministro Lorenzo Fioramonti che ha promesso una task force sull’edilizia scolastica. Il bilancio quest’anno è ancora più drammatico rispetto al dossier dell’anno prima: un crollo ogni tre giorni di scuola fra settembre 2018 e luglio 2019, mai così tanti dal 2013 denuncia la Onlus. Insomma è emergenza, meno sentita nei nidi anche se tre su cinque non sono in regola con le certificazioni. Rispetto al controllo con le telecamere negli asili nido, un tema che ha fatto molto discutere, il ministro ha annunciato: “Credo che la videosorveglianza negli asili sia importante: ho appena firmato un atto per spostare risorse su questa questione e spero si possa procedere nel più breve tempo possibile”. Ad oggi la presenza di sistemi di video sorveglianza interna ed esterna si attesta rispettivamente al 2% e al 4%. Mentre sulla sicurezza Fioramonti dice: “Da padre quando sento parlare di crolli nelle scuole mi sembra di vivere in un mondo distaccato dalla realtà perché in una società normale tutto questo non dovrebbe accadere. Quando mandiamo i nostri figli a scuola dovremmo avere la certezza che siano al sicuro, non è possibile pensare che si facciano del male. Mio figlio un anno fa è caduto a scuola dallo scivolo e si è rotto una gamba, quindi quando sento queste storie c’è tutta la mia empatia dal punto di vista personale”. In generale, spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, emerge un grave ritardo nell’utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza delle scuole. Sebbene siano al momento disponibili almeno 4 miliardi e mezzo, soltanto 1,6 sono stati effettivamente utilizzati o sono in fase avanzata di utilizzo. “Oltre che di interventi di semplificazione dei meccanismi legati ai fondi, Comuni e Province hanno bisogno di supporto tecnico costante per aggiornare i dati, accedere ai bandi, progettare, appaltare e controllare gli interventi”. Cittadinanzattiva chiede al governo di esaminare al più presto la proposta di una legge quadro sulla sicurezza a scuola, depositata insieme a Save the Children, per intervenire su ambiti altrettanto importanti, quali le responsabilità e gli obblighi di enti proprietari e dirigenti scolastici, le linee guida per la costruzione di nuove scuole, il sostegno alle vittime di incidenti nelle scuole. Tra gli interventi prioritari, Cittadinanzattiva segnala: l’ampliamento dei finanziamenti per completare le verifiche di vulnerabilità sismica; le indagini diagnostiche di soffitti e solai da realizzare a tappeto almeno per gli edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’70 per scongiurare nuovi crolli; il completamento ed il varo della nuova Anagrafe, attesa da anni. “Il percorso amministrativo è complesso perchè prevede molti passaggi burocratici tra istituzioni diverse tra loro – la replica del ministro – Alcune delle amministrazioni che si trovano coinvolte nella ricostruzione delle strutture sono piccoli comuni che non sempre hanno la capacità di farlo in tempi rapidi. Quindi stiamo ragionando non solo alla costituzione di una task force che da parte del ministero accompagni i comuni nel percorso di ricostruzione dell’edilizia scolastica, ma anche di una norma che preveda la possibilità di sostituire i comuni e assumere a livello centrale la direzione dei lavori”. 70 episodi di crolli e 17 feriti nell’ultimo anno. Sono stati 70 gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva, tramite la stampa locale, tra settembre 2018 e luglio 2019. I dati sonno stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa. Si tratta di un episodio ogni tre giorni di scuola, di cui 29 in regioni del Nord (Piemonte 6, Lombardia 16, Emilia Romagna 4, Veneto 2, Trentino Alto Adige 1), 17 nel Centro (Toscana 5, Lazio 10, Umbria 1, Marche 1), 24 nelle regioni del Sud e nelle Isole (Campania 8, Puglia 6, Calabria 2, Sicilia 7, Sardegna 1). Questi episodi hanno provocato il ferimento di 17 persone, tra studenti e adulti. Dal 2013 sono stati registrati, in totale, 276 episodi di questo genere. Nidi: “Stato di sicurezza adeguato ma ancora insufficiente”. Cittadinanzattiva ha dedicato un focus specifico agli asili nido, per sapere quali siano le condizioni dal punto di vista strutturale e di sicurezza interna degli 11.027 asili nido italiani frequentati da oltre 320mila piccolissimi utenti. Cosa emerge? “Gli asili nido che presentano uno stato di sicurezza più adeguato rispetto al resto degli edifici scolastici, ma ancora insufficiente”, si legge nel rapporto. Il 33% dei nidi è stato costruito dopo il 1971. Tre nidi su cinque non sono in regola con le certificazioni. Poco più del 40% possiede l’agibilità e il collaudo statico; meno della metà del campione è dotato dell’agibilità igienico sanitaria (47%), e del certificato di prevenzione incendi (41%). Non sempre al Sud va peggio: il 78% dei nidi campani ha l’agilità statica, ad esempio, rispetto al solo 18% di quelli lombardi. Così pure sulla prevenzione incendi: meglio la Campania (49%), la Sicilia (38%) e la Puglia (33%), rispetto al Piemonte (31%) e alla Lombardia (ferma appena al 15%). Dati positivi sulla manutenzione: il 64% dei nidi è stato oggetto di interventi di manutenzione ordinaria (rispetto al 27% delle altre tipologie di scuole) e il 29% di quella straordinaria (solo il 19% per gli altri edifici scolastici). Anche su questo al Sud dati incoraggianti: ad esempio, l’84% dei nidi della Campania è stato interessato da interventi di manutenzione ordinaria, rispetto al 57% del Piemonte. Solo il 10% dei nidi presi in esame ha effettuato invece le indagine diagnostiche su soffitti e solai, rispetto al 26% delle scuole dalle materne alle superiori. Sono stati rarissimi gli episodi di crollo registrati negli ultimi 7 anni che hanno riguardato asili nidi. Cortili, aree verdi, arredi e giochi a norma: “Non ci siamo ancora” denuncia Cittadinanzattiva. Due asili su tre dispongono di cortili o aree verdi, mentre solo il 57% ha giochi e arredi a norma. “Dato grave di per sé in termini di tossicità dei materiali, inquinamento indoor – si legge nel dossier – Ma ancor di più in relazione alla particolarità dell’utenza”. Sempre due su tre dispongono di una recinzione esterna. |