Studio d’artista: Marco Pautasso [di Roberta Vanali]
Con questa intervista diamo il via alla rubrica Studio d’Artista con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea sarda, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni senza trascurare gli artisti storici. Le interviste, corredate da un’immagine dell’artista nel suo studio, vogliono restituire gli aspetti che caratterizzano la poetica e i tratti distintivi di ognuno, individuando il loro modus operandi oltre ai modelli di riferimento e alle motivazioni di una scelta non facile come quella di dedicarsi alle arti visive in Sardegna. Inaugura la rubrica Marco Pautasso, nato nel 1980 a Cagliari dove risiede e opera. Il suo agire pittorico è altamente espressionista e si dilata attraverso il gesto che risulta istintivo, tra cromatismi squillanti e contrastanti e l’inserimento di lettering graffiti. La figura umana, il ritratto – soprattutto per quanto riguarda bambini e teen ager – e gli animali, sono il pretesto per indagare, attraverso una costante sperimentazione, il controverso rapporto tra natura e cultura. In bilico tra sarcasmo e provocazione [NdR] Qual è la tua formazione e quali gli artisti di riferimento? Sono un pittore autodidatta. L’elenco degli artisti che seguo con maggiore attenzione ed interesse è troppo lungo ma, in sintesi, posso dire di essere particolarmente attratto dalla pittura espressionista e dai fauves. Definisci la tua ricerca artistica e gli obiettivi che intendi raggiungere. Poiché la mia ricerca artistica è in continua evoluzione anche gli obiettivi che mi prefiggo di raggiungere con nuove tecniche e sperimentazioni sono altrettanto mutevoli e vari. Finora il mio interesse, per quanto riguarda i temi affrontati, sono di sensibilizzazione sociale: dall’immigrazione al rispetto dell’ambiente. Oltre che di pittura ti occupi anche di street art. Quale linguaggio ritieni più congeniale? Sono due forme d’espressione artistica che ritengo molto simili. L’unica differenza è che, se per un quadro bisogna prendersi il tempo necessario per “vedere”, nella street-art l’immagine deve invece comunicare immediatamente. Un tuo parere sullo stato dell’arte contemporanea in Sardegna. Lo stato dell’arte contemporanea in Sardegna è ottimo e non potrebbe essere dei migliori. Esiste una formula per far si che la Sardegna si allinei al resto d’Italia in materia d’arte contemporanea? Non credo che la Sardegna debba allinearsi al resto d’Italia in materia di arte contemporanea, credo invece che sia maggiormente utile ragionare in termini globali con un orizzonte europeo ed extraeuropeo. Qual è stato l’evento o la mostra determinante per il tuo percorso? La “necessità” di esprimermi attraverso la pittura o altra forma d’arte non penso possa essere stato determinato da un particolare evento o da una mostra, credo invece che il mio percorso artistico si autodetermini. In quale direzione ti sembra procedere lo stato attuale della pittura? Credo si muova con un moto perpetuo e circolare caratterizzato da un continuo ritorno a se stessa. L’ultimo libro letto e l’ultimo film visto. L’ultimo libro che ho letto è “Ozio creativo” di Domenico De Masi mentre l’ultimo film visto è “Joker” di Todd Philips. Artisti si nasce o si diventa? Ogni bambino è un artista fintanto che resta libero da ogni sovrastruttura. A cosa lavori in questo frangente e quali sono i tuoi progetti futuri? Non ne vorrei parlare in questa occasione perché preferisco che sia una sorpresa.
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