Leonardo tra genio e ingegno [di Franco Masala]
Al grido “E adesso ridateci la Gioconda” nel 2006 i tifosi italiani di calcio festeggiarono la vittoria ai rigori contro la Francia. In realtà Leonardo aveva portato con sé oltralpe il dipinto più famoso del mondo al quale lavorò anche negli ultimi anni della sua vita. Morì, infatti, nel 1519 nel castello di Clos-Lucé ad Amboise e già nel Seicento il ritratto figurava negli inventari delle collezioni del re di Francia. È dunque legittima la sua presenza al Louvre dove dei 30.000 visitatori giornalieri almeno l’80% entra soltanto per vedere la Gioconda, ignorando totalmente, nella stessa sala, il gigantesco dipinto di Paolo Veronese, poco lontano, raffigurante le Nozze di Cana (666 x 990 cm circa), sottratto a Venezia da Napoleone e mai tornato in Italia. Il dipinto di Leonardo è assediato da centinaia di turisti che tra fotografie e selfie non si capisce quanto riescano veramente a osservare il quadro. Ora è nel percorso della mostra allestita al Louvre che vanta ben cinque dipinti propri di Leonardo ai quali si aggiungono altre significative opere provenienti da Europa e USA. L’Italia contribuisce con molte polemiche che hanno contestato la legittimità dello spostamento del disegno più celebre di Leonardo, l’homo vitruvianus, risolvendo il problema con il fatto che, essendo stato acquistato da un collezionista milanese nell’Ottocento, non è legato a Venezia – dove è conservato – in modo identitario e può essere spostato. Questo ha ristabilito i rapporti con la Francia e con il Louvre che nel 2020 presterà due opere di Raffaello per la mostra romana alle Scuderie del Quirinale. La popolarità di Leonardo non accenna a diminuire complici romanzi, fiction, immagini usate per la pubblicità, dissacrazione delle sue opere più note. In realtà la figura di Leonardo è ben più multiforme rispetto alla sola attività pittorica essendo sempre in bilico tra genio e ingegno e, quindi, non solo nell’ambito della creazione artistica ma anche dell’invenzione che gli permise di ipotizzare strumenti all’avanguardia per il suo tempo. Di questo e di altro si parlerà a Cagliari lunedì 18 novembre alle 17,30 nella sala della Fondazione di Sardegna per l’associazione Amici del Libro. *Leonardo tra genio e ingegno Associazione Amici del Libro Fondazione di Sardegna Via San Salvatore da Horta 2 Cagliari Lunedì 18 novembre 2019 ore 17,30 |