Oggi alle 17:00 a Cagliari Dibattito su “Elezioni regionali & Legge elettorale” [di Redazione]

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Francesco Pigliaru ha vinto le elezioni, ma il suo percorso si presenta non facile, non solo per la pesante condizione sociale, economica e finanziaria della Sardegna lasciata in eredità da Ugo Cappellacci e dal centro destra, ma anche per i molto probabili ricorsi legali contro una legge elettorale che tanti ritengono anticostituzionale e che lo stesso presidente Pigliaru ha dichiarato, non appena eletto, di voler cambiare.

 

La legge elettorale, approvata nel 2013, prevede che il candidato che ottiene il maggior numero di voti venga eletto senza il ricorso al ballottaggio fra i due più votati. Gli altri candidati non entrano nel Consiglio così come i rappresentanti di liste che non abbiano raggiunto il 10% se facenti parte di una coalizione o il 5% se uniche. In questo modo un buon numero di Sardi si ritrova privo della propria rappresentanza. Questo fatto unito all’altissima percentuale registrata di astensioni rende la situazione estremamente complessa. Senza contare che, nel suo insieme, la legge, non tanto dissimile da quella che si sta proponendo a livello nazionale per le elezioni politiche, potrebbe palesare tratti di incostituzionalità, certamente implica scarsa democrazia dal momento che la Costituzione prevede che il voto sia personale e eguale.

 

Di queste tematiche si parlerà nel Dibattito “Elezioni regionali & Legge elettorale” oggi 28 febbraio 2014 alle ore 17:00 a Cagliari nella Sala del Banco di Sardegna in viale Bonaria. Interventi introduttivi di Marco Ligas, Andrea Pubusa, Massimo Dadea, Mario Sau. Organizzano ANPI, Cagliari Alternativa, Il Manifesto Sardo, Democrazia oggi

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