Appello al presidente Pigliaru per le elezioni europee [di Pierluigi Marotto ed altri]

sardegna

Il Parlamento europeo verrà rinnovato il prossimo giugno attraverso l’elezione dei suoi 785 eurodeputati che saranno i portavoce di 492 milioni di cittadini. Dopo quello indiano, con i suoi 342 milioni di votanti, quello europeo è il secondo parlamento più grande del mondo. Al suo interno vengono prese importanti decisioni che riguardano la vita di tutti noi. Già oggi un meccanismo decisionale come la codecisione, la quale è divenuta la procedura legislativa ordinaria, conferisce lo stesso peso al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione in numerosi ambiti (ad esempio, trasporti, ambiente, protezione dei consumatori, ecc.). I due terzi delle leggi comunitarie sono adottate congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.


Gli elettori italiani eleggono 73 deputati al Parlamento europeo. L’elezione avviene con sistema proporzionale ed è possibile esprimere il voto di preferenza per singoli candidati. Il territorio è diviso in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole; ciascuna circoscrizione elegge un numero di deputati proporzionale al numero di abitanti risultante dall’ultimo censimento della popolazione. L’assegnazione del numero dei seggi alle singole circoscrizioni è effettuata, con decreto del Presidente della Repubblica da emanarsi contemporaneamente al decreto di convocazione dei comizi elettorali.

L’accorpamento in un’unica circoscrizione di Sardegna e Sicilia non permetterà al popolo sardo di eleggere un proprio europarlamentare in quanto i siciliani sono più numerosi di noi. E questo lo sappiamo tutti. Il nostro voto non varrà niente e a Strasburgo andranno solo deputati siciliani, come ormai accade da trentanni. Chiediamo pertanto al governo Italiano e al Parlamento il varo di un provvedimento urgente ad hoc che permetta lo scorporo della Sardegna dalla circoscrizione Sicilia-Sardegna, con la creazione di un “collegio” sardo quindi di un’ulteriore circoscrizione.

L’istituzione della circoscrizione Sardegna non è una questione di parte. Si tratta invece di un problema che attiene alla qualità della democrazia, sul quale vi è stata una notevole convergenza tra le varie forze politiche, come dimostrano le diverse proposte di legge presentate e il dibattito in corso in Sardegna.

Chiediamo al neo Presidente della Regione Prof. Francesco Pigliaru di avviare con i parlamentari sardi il confronto per chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri Dr. Matteo Renzi di proporre al Governo un provvedimento urgente ad hoc che consenta lo scorporo della Sardegna dalla circoscrizione Sicilia-Sardegna, con la creazione quindi di un’ulteriore circoscrizione, da approvare in tempo utile per le prossime consultazioni elettorali europee.

Sarebbe un atto dovuto in vista di una migliore definizione del rapporto diretto che la Sardegna può e deve avere con le istituzioni europee, perché la nostra isola, stante la sua condizione di insularità e di regione portatrice di originali valori storici linguistici e culturali, non può e non deve essere rappresentata da soli due parlamentari. Questa è infatti la rappresentanza che scaturirebbe dall’accoglimento della proposta che formuliamo e che appare comunque del tutto inadeguata: si pensi che Malta (benché stato sovrano) con appena 400 mila abitanti è rappresentata da ben 6 eurodeputati.

Per queste ragioni, lo scorporo costituisce solo la prima tappa di una iniziativa politica forte che dovrà portare la Sardegna ad avere una rappresentanza adeguata nel Parlamento europeo, con un proprio collegio autonomo e rappresentativo, distinto dalla rappresentanza numerica italiana.

Cagliari, 12 marzo 2014

Pierluigi Marotto, Presidente associazione Sardegna Sostenibile e Sovrana  Luca Pizzuto, Coordinatore regionale Sinistra Ecologia e Libertà Franciscu Sedda, Segretario nazionale Partito dei Sardi Gavino Sale, Presidente Irs-Indipendentzia Repubrica de Sardigna Salvatore Lai, Portavoce Sardegna Pulita

2 Comments

  1. Della circoscrizione sarda non credo se ne faccia nulla, perchè i partiti sardi in quanto veri terminali delle centrali romane non ne hanno interesse. Contrastano qualsiasi fatto che contribuisca a rafforzare i sentimenti indipendentisti e sovranisti dei sardi. Sanno benissimo che la mancanza della circoscrizione sarda incrementerà l’astensionismo. Ma, che gliene fotte: governano uguale, con più facilità anche se sempre meno legittimati dal consenso popolare! L’Europa poi per i nostri politici, molto provinciali, non è così importante. Rammento che nei programmi dei candidati governatori l’Europa è stata trattata soprattutto come bancomat per cogliere le opportunità di finanziamenti europei. Cosa non secondaria, ma nessun cenno a un’Europa che vorremmo diversa rispetto all’attuale, che non praticasse politiche di austerità a danno dei meno abbienti… insomma l’Europa dei popoli e non solo di mercanti e banchieri. La stessa questione della circoscrizione elettorale sarda non è stata neppure accennata, con la lodevole eccezione del programma di Sardegna Possibile. Ora qualcosa si muove, come questa iniziativa, quella dell’associazione Nino Carrus e altre (purtroppo poco o niente collegate). Ne diamo atto, appoggiamo, sosteniamo… ma l’esito appare incerto, quasi disperato. Franco Meloni (direttore Aladinpensiero news: http://www.aladinpensiero.it)

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