Sicuramente molti ricordano uno spot pubblicitario degli anni ‘90 che riguardava l’Atlante Geografico del Corriere della Sera, dove un astronauta russo atterra fortunosamente in una fattoria. Avendo trascorso tanto tempo a vagare nello spazio, ignora che l’Unione Sovietica non esiste più. Alza le braccia al cielo e urla felice: “Madre Russia”! Un’anziana contadina lo informa che si trova in Ucraina, dando per scontato che egli sia a conoscenza del crollo dell’Unione Sovietica. L’astronauta però non la sta a sentire e afferma che l’Ucraina fa parte della Russia, che è una delle repubbliche socialiste sovietiche. La contadina allora replica stizzita: “L’Ucraina è Ucraina!”
Pensiamo quello spot attualizzato e immaginiamo i dialoghi. Stavolta più ampi. Vede un astronauta ucraino atterrato in una fattoria di Sebastopoli, che urla: “Madre Ucraina!” Una contadina lo informa allora che, a seguito di un referendum che ha visto il 96% della popolazione votare per l’annessione della Crimea alla Russia, il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che riconosce l’indipendenza della Repubblica di Crimea come Stato sovrano. L’astronauta obietta che non è possibile. Non manca dalla terra da così tanto tempo. “Ma come puoi essere così testardo?”, insiste la contadina. “Non senti il risuonare dei clacson delle automobili? Lo sai che sfrecciano con le bandiere russe mentre la gente per strada urla “spassibo” (grazie) a Putin e alla Russia?”
Le certezze dell’astronauta cominciano a vacillare. Sostituite da dubbi e interrogativi: “Se davvero è così, la Crimea sarà annessa alla Russia?”, domanda. “Beh, in prospettiva sì”. “Pensa che è già stato deciso che la nuova moneta della Crimea sarà il rublo. Quella ucraina, la grivna, sarà scambiata fino al primo gennaio del 2016”. “Ma il Governo ucraino non fa nulla per opporsi?”, chiede con ansia l’astronauta. “Che vuoi che possa fare da solo contro la Russia? Il Parlamento ucraino ha espresso totale rifiuto alla secessione della Crimea che, come temi, significherebbe la possibile annessione alla Russia. Ha annunciato che, per quanto lunga e dolorosa possa essere, non rinuncerà alla lotta per la liberazione della Crimea. Le Forze armate ucraine sono si allertate e pronte a combattere, però…”
“Ma l’Unione Europea, gli USA, che fanno, non intervengono?” “Mah, pare che abbiano imposto sanzioni contro politici e militari russi che hanno fomentato la spinta verso l’indipendenza della Crimea e contro quei crimeani che hanno organizzato il referendum che tutto l’occidente considera illegale. Agli europei però interessa mantenere buoni rapporti con Mosca, sai il gas…mentre ad Obama, tutto sommato, isolare Putin a livello internazionale non dispiacerebbe più di tanto”. “Senti, visto che sei così bene informata cosa mi dici dell’Italia? Che posizione ha assunto? Con tutte le ucraine che si prendono cura dei vecchi e degli ammalati italiani ci dovrebbero sostenere contro la prepotenza russa, no?
“Guarda, ora in Italia c’è un nuovo Governo, il premier è un giovane molto dinamico. Il ministro degli Esteri è una donna e ha già detto che l’obiettivo dell’Italia è quello di evitare che la Russia cada nelle proprie tentazioni di isolamento internazionale. Però anche il premier Renzi, d’intesa con la cancelliera tedesca Merkel, ha dichiarato che lavorerà per tenere aperto un forte canale di dialogo con la Russia. Sai, il gas….Seppure l’Unione Europea abbia detto che lavorerà per ridurre la sua dipendenza energetica, gli italiani temono che nel breve periodo la bolletta energetica possa essere più cara, visto che un terzo del gas importato in Italia proviene dalla Russia. L’ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, eh. Mica uno qualunque.”
“Quindi l’Italia non ci darà una mano?” “Mah, che devo dirti? L’Italia investe molto in Ucraina. Pensa che occupa il decimo posto tra i maggiori investitori esteri nel Paese. Però, sai, dal 1° luglio partirà il semestre italiano di presidenza europea e Matteo Renzi si troverà nella necessità di mantenere buoni rapporti con Mosca per via degli interessi legati al gas e contemporaneamente di tutelare gli interessi degli operatori italiani in Ucraina. Allo stesso tempo dovrà fare in modo che i rapporti con gli USA non diventino tesi.”.
“Secondo te ce la farà?” “E chi lo sa? Certo che il compito per l’Italia è gravoso, le questioni da affrontare sono molto delicate e forse questo ruolo che andrà a ricoprire in questo frangente storico può essere eccessivo per un giovane premier appena succeduto al suo predecessore”. “Facciamogli gli auguri allora”. “Certo. Auguri Renzi!”
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