Lettera aperta all’Assessore regionale dei Trasporti [di Sergio Vacca ]
Illustre Assessore e Caro Collega, Non uso scrivere per vicende che riguardano la mia persona, ma vengo stimolato a farlo dalla lettura dell’articolo comparso su l’Unione Sarda di oggi 18 aprile. “Sardegna isolata, anche Pigliaru a terra” e’ il titolo in prima pagina. E’ certo che i media isolani non pubblicheranno la notizia che il Prof. Vacca, o qualsiasi altro sconosciuto abitante dell’isola, non è riuscito a prendere l’aereo per recarsi a Roma il giorno 17 aprile, giovedì, per affari urgenti inerenti la propria attività. Il fatto che il Presidente Prof. Pigliaru sia rimasto a terra, non solo non mi gratifica, ma anzi mi da la dimensione dell’impotenza di ogni cittadino di quest’isola nei confronti del sistema dei trasporti. L’unica offerta, per uscire dall’isola e rientrare in giornata, ha riguardato la disponibilità di pochissimi posti sul volo di una compagnia irlandese, che praticherebbe il low cost, al prezzo – che spero di citare con buona approssimazione – di 370 euro. Ovviamente mi sono rifiutato. I pochi fondi universitari a mia disposizione non mi avrebbero consentito di accedere a tale esorbitante tariffa, che peraltro ho considerato scandalosa! Illustre Assessore e Caro Collega, mi rivolgo a Lei, che conosce bene i problemi nei quali noi, considerati addirittura classe privilegiata, ci dibattiamo costantemente, faccia propri i disagi provati dal Presidente Pigliaru. Sono convinto che, se riuscirà a risolvere il suo problema di mobilità, avrà avviato a concreta soluzione anche i problemi di mobilità del resto dei cittadini di quest’isola. Con la massima considerazione *Professore di Scienza del Suolo, Università di Sassari |
Solidarizzo con il prof Vacca e aggiungo che oltre partire dall isola è difficile anche arrivare in aereoporto per me che abito in Ogliastra, un autentica odissea tra pullman che non ci sono o che partono ad ore assurde…….