Lo Studente modello e i Test di Medicina [di Antonio Polito]

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Corriere della sera.it. 24 maggio 2014. Cambiare le Regole può rovinare i Sogni Lo studente di Taranto che è arrivato primo in tutt’Italia al test per l’ammissione alla facoltà di Medicina ha confessato di aver studiato tre anni, trascurando tutto il resto, anche un po’ il liceo, pur di riuscire nella cosa a cui più teneva. Un caso di abnegazione ma anche di programmazione, le uniche due cose che possono, unite al talento, dare risultati di eccellenza.

Nei tre anni in cui quello studente studiava imperterrito, le regole dell’ammissione a Medicina sono però state cambiate dai governi cinque volte (da quattro differenti ministri).

Prima il test si faceva dopo la maturità, e il voto di questo esame valeva ai fini del punteggio. Poi il valore del voto di maturità è stato annullato (la mattina stessa del test, con gli studenti già nelle aule). Poi è stato reinserito, per paura di una raffica di ricorsi (del tutto giustificati). Poi il test è stato anticipato a prima della maturità (quest’anno). E adesso è stato annunciato dal nuovo ministro, impaziente di metterci anche lei le mani, che l’anno prossimo il test non ci sarà proprio più, e abbiamo scherzato, seguiranno ulteriori indicazioni.

Da un lato la perseveranza, la concentrazione sull’obiettivo, la programmazione della propria vita, di un giovane meritevole (e immaginiamo della sua famiglia). Dall’altra il caos, la disorganizzazione, una certa attitudine a giocare con le vite di quelli che più che da cittadini sono trattati come sudditi.

Se qualcuno cercasse una prova migliore di come lo Stato s’infila nella vita, nei sacrifici, nelle aspettative degli italiani, arrecando confusione e incertezza, rovinando piani, cancellando speranze, il test di medicina è il non plus ultra.

One Comment

  1. Franco Dore

    un breve appunto sulla decisione di anticipazione a prima della Maturità del test di ammissione per TUTTE le cosiddette facoltà numero programmato. Poichè insegno da molti anni in un liceo, in tutti gli anni ho avuto classi quinte he si preparavano agi esami finali. Mai come in quest’anno l’anticipazione dei test di ammissione, da quando introdotti, sono stati elemento di disturbo e ostacolo alla “fatica intellettuale” degli studenti in preparazione della Maturità che, piaccia o non piaccia, rimane sempre un momento importante per la storia di un individuo. Ho visto ottimi studenti trascurare per mesi l’impegno scolastico ordinario per coltivare una indefinita preparazione per n’ammissione che, paradossalmente, senza Esame di Stato, sarebbe stata inutile.
    Ora si assiste a defatiganti recuperi, dopo aver per anni insistito che il primo “trucco” di un buon metodo di studio stà nella programmazione graduale senza accumuli finali del tutto inutili.
    Quando la si smetterà di assistere ad azioni sulla “Pubblica Istruzione” che hanno il sapore dell’esperimento dell’Apprendista Stregone che salta per aria insieme al pentolone che usa, senza sapere perchè ??

    prof. Franco Dore

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