DIFENDI LA SARDEGNA, SOSTIENI I COMITATI POPOLARI #NOSPECULAZIONENERGETICA.Sulla spinta di interessi finanziari e speculativi estranei ai Sardi, un politica industriale miope e povera di prospettive vorrebbe trasformare la Sardegna, già terra di poligoni militari e veleni, in una piattaforma energetica per progetti di sviluppo esterni all’isola e in un centro di smaltimento di rifiuti prodotti altrove.
Firma anche tu per dire no alle continue aggressioni al nostro territorio, alla nostra salute e all’ambiente, supporta i gruppi e le associazioni territoriali riunite sotto le sigle “Coordinamento sardo Non bruciamoci il futuro “ e “Comitati sardi InRete” che chiedono bonifiche immediate e lo stop di tutti i nuovi impianti alimentati da combustibili fossili e da biomasse, dei biodigestori, dei mega parchi eolici, dei campi fotovoltaici, dei mega impianti termodinamici solari, delle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi e di inceneritori di rifiuti.
La Sardegna non ha bisogno di nuovi impianti che non vadano a sostituzione di quelli alimentati da fonti fossili e non siano destinati all’autoconsumo, perché produce già più energia del necessario. Un modello di produzione energetica sostenibile è dunque praticabile sin da ora attraverso il graduale abbondano dei combustibili fossili e la corretta gestione dei bacini idrici, degli impianti idroelettrici e delle altre fonti energetiche rinnovabili esistenti.
NO AL DECRETO “DESTINAZIONE ITALIA”La situazione oggi è resa ancora più grave dalla pesante ingerenza del governo centrale, che con il Decreto legge “Destinazione Italia” annulla il principio del “chi inquina paga” e dispensa gli inquinatori dall’obbligo di bonifica dei Siti d’interesse nazionale, dove i tassi di incidenza e di mortalità per patologie riconducibili all’inquinamento sono superiori alla media regionale . In queste stesse aree, il Decreto promuove una riconversione industriale ad alto impatto ambientale mediante agevolazioni fiscali a beneficio degli inquinatori e a carico della comunità. Lo stessa norma avoca allo Stato competenze sull’ambiente della nostra Isola favorendo trivellazioni per ricerca di risorse geotermiche per produzione di energia elettrica, con possibile compromissione di ulteriori 200 mila ettari oltre ai 455.000 mila avvelenati dalla passata stagione industriale.
PARTECIPA ALLE DECISIONI. Per porre fine a questa situazione di degrado ambientale e sociale diffuso, i comitati attivi sul territorio rivendicano con forza il diritto dei cittadini all’accesso alle informazioni e alla partecipazione ai processi decisionali che coinvolgono l’ambiente, la salute, il lavoro e il benessere sociale (diritto sancito da numerose normative internazionali, europee e statali) e reclamano un modello di sviluppo lontano da quello che negli ultimi 50 anni ha ingenerato una situazione sanitaria critica contaminando in alcune aree la catena alimentare e una situazione sociale insostenibile per gli elevati tassi di disoccupazione e per la marginalizzazione di pastori e agricoltori.
Con la tua firma chiederai al presidente della Regione Autonoma della Sardegna
- lo stop immediato delle procedure di autorizzazione per tutti i nuovi progetti di impianti di produzione di energia da combustione con la revoca delle incentivazioni per quelli esistenti, dei progetti per la produzione di energie rinnovabili non vincolati all’autoconsumo, degli impianti di incenerimento dei rifiuti e di potenziamento di quelli esistenti, a tutela dei nostri territori e della nostra salute, fuori dalle speculazioni attualmente in essere, in attesa della definizione dei nuovi Piani Regionali su Energia, Rifiuti, tutela del Paesaggio;
- lo stop immediato al nuovo Piano Energetico Ambientale approvato dalla Giunta Cappellacci e la rimodulazione dei PAES nel rispetto della sostenibilità ambientale e territoriale;
- la difesa delle prerogative della Regione Sardegna e il rafforzamento in materia legislativa concorrente, soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’ambiente e delle fonti energetiche messe in discussione dal Decreto “Destinazione Italia”.
Comitato Medio Campidano per i Beni Comuni
Comitato Terrasana – Decimoputzu
Comitato Sa Nuxedda Free – Vallermosa
No Galsi Cagliari
Comitato Non Bruciamoci il Futuro – Macomer
Movimento Rifiuti Zero Sardegna
Comitato S’Arrieddu – Narbolia
Comitato Torre Grande
Comitato Fuori dalle Pale – Villanovaforru
Comitato Cittadini Liberi – Ottana
Comitato No Chimica Verde No Inceneritore – Sassari/Porto Torres
Arci Sardegna
Isde Sardegna
ABC Planargia Montiferru
Collettivo Carraxu – Cagliari
Comitato Non Bruciamoci il futuro – Cagliari
Progetto Comune Villacidro
Comitato No Megacentrale – Guspini
Comitato Terra che ci Appartiene – Gonnosfanadiga
No Galsi – Villacidro
Comitato Nurra Dentro – Riprendiamoci l’Agro
Associazione Culturale Athenaeum2000 – Decimomannu
Eutopia Turritana
Comitato Ambiente e Territorio – Samatzai
Cittadini per Decimomannu
Associazione “Nuoro – Atene Sarda”
WWF Sassari
Csoa Pangea – Porto Torres
Carlofortini Preoccupati
Comitato Basso Campidano aria-terra-acqua
Comitato No TrivelPaby-Pabillonis
No al Progetto Eleonora – Arborea
Presidio Piazzale Trento – Cagliari
Sardegna Pulita – Cagliari
Assòtziu Consumadoris Sardigna – Cagliari
Malerbe – Alghero
Assòtziu Zirichiltaggia – Sassari
Gruppo d’informazione indipendente – InBosa
No Trivelle Sardegna
Italia Nostra – Sardegna
Comitato per il no al Termodinamico – Cossoine
Comitato Salviamo Tentizzos PerBosa
Comitato Rimettiamo Radici/ No radar Capo Pecora – Fluminimaggiore
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metterei al primo punto il nuovo piano energetico regionale.le scelte di fondo si devono fare all’interno del piano compresa la questione del gas.il piano energetico deve essere accompagnato da un piano per le bonifiche delle zone inquinate che interessano circa 400 mila ha del territorio regionale.
moratoria subito!