L’indiano l’avrebbe previsto [di Raffaele Deidda]

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Insieme ai numeri della consultazione elettorale europea, fortissima sorpresa il “flop” dei sondaggi. Come è stato possibile produrre stime con il Pd tra il 29 e il 32% e il Movimento5Stelle a pari merito, se non addirittura vincitore, a fronte del risultato con Matteo Renzi che supera di ben  20 punti Beppe Grillo? Vero è che, come sostiene Niels Bohr, “le previsioni sono difficili, soprattutto per il futuro” però, mentre uno scarto di 5/6 punti fra previsione e risultato è concepibile, uno di 20 punti è un’enormità. E’ vero che l’elettore italiano tende a non riferire al sondaggista le preferenze di voto e che i metodi di rilevazione come le telefonate a casa hanno perso la capacità di cogliere le tendenze politiche di un paese complesso e volubile come l’Italia, ma venti punti sono venti punti!

 

In America i sondaggi sono più affidabili, soprattutto perché l’elettore non fa mistero del suo voto e perché, si sostiene con ironia, gli americani conoscono l’apologo del vecchio indiano. Texas, autunno del 1800. Il comandante del forte ordina ad un soldato di andare a raccogliere legna per l’inverno. Il soldato obbedisce e dopo qualche tempo ritorna con un carico di legna. Il comandante l’osserva e dice:  “Basterà per questo inverno? Farà freddo o molto freddo?” Poi ordina ancora al soldato: “Sulla montagna c’è un vecchio capo indiano che sa prevedere quanto sarà freddo l’inverno. Va e domanda a lui”. 

Il soldato esegue e va dall’indiano che, mettendosi una mano sulla fronte, guarda nel fondo valle e dice: “Quest’inverno farà molto freddo”. Il soldato torna al forte e riferisce al comandante, il quale ordina di fare un’altra raccolta di legna. Fatta la raccolta, il comandante non è ancora convinto e ordina al soldato di tornare dall’indiano a chiedergli se quell’inverno farà molto molto freddo. Alla nuova domanda l’indiano si rimette la mano sulla fronte, guarda nella valle e dice: “Quest’inverno farà davvero molto molto freddo».

Avuta la risposta, il comandante ordina una raccolta di legna ancora maggiore. Tuttavia è ancora tormentato dal dubbio, si chiede se la legna fino a quel momento raccolta sia sufficiente per quel tanto freddo. Ordina quindi al soldato di ritornare dal vecchio indiano e di chiedergli se farà un freddo particolarmente intenso oppure un freddo che non si è mai visto. All’ennesima domanda l’indiano stringe gli occhi, punta intensamente lo sguardo verso la valle e risponde: “Quest’anno farà un freddo che non si è mai sentito prima”.

Il soldato torna al forte e riferisce al comandante che, fra l’impressionato e il preoccupato, ordina ancora al soldato di chiedere al vecchio indiano come fa a sapere che farà quel freddo straordinario. La risposta dell’indiano: “Boh, non ne ho idea, ma vedo che giù al forte stanno raccogliendo tantissima legna”.

Se i sondaggisti italiani fossero stati acuti come l’indiano avrebbero osservato milioni di italiani  comprare legna con gli 80 euro di Renzi, raggelati dalle truculenze verbali di Grillo che hanno reso ancora una volta efficace il richiamo al voto utile. Conclusione sicuramente sbrigativa che non vuole in alcun modo mancare di rispetto alla scienza della previsione, della cui importanza siamo tutti consapevoli. Però venti punti sono venti punti!

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