Il Fondo Ambiente Italiano discute di energia a Milis Sabato 27 settembre 15:00 20:00 [di FAI Sardegna]
Quale energia per quale Sardegna? Milis Palazzo Boyl, Sabato 27 settembre 15:00 20:00. Da quando i primi fuochi illuminarono le notti senza elettricità i nostri antenati costruirono il mito che un giorno sarebbero stati affrancati dal lavoro e che l’energia sarebbe stata inesauribile. La realtà è stata diversa. Il lavoro è una chimera per troppi e qualunque scelta sull‘energia necessita di valutazioni che oltrepassino il qui ed ora. Per tale ragione il FAI Sardegna s’interroga su Quale energia per quale Sardegna? Lo fa a Milis Sabato 27 settembre Palazzo Boyl 15:00 20:00 col contributo di tanti sardi e sarde che, speriamo, vogliano diventare soci ed arricchire la rappresentanza del Fondo Ambiente Italiano in Sardegna. L’energia è tema sensibile da affrontare col massimo di partecipazione perchè i decisori non siano lasciati soli ad assumersi responsabilità che riguardano la comunità regionale ed i territori per i decenni a venire. La progressiva dismissione delle industrie energivore e la crescita delle fonti rinnovabili avrebbero dovuto produrre in Sardegna una diminuzione del consumo di energia ed un minor costo. E‘ diminuito il consumo ma non il costo. E‘ tempo allora di riflettere sulle diverse fonti di produzione e sul loro impatto nei territori. In troppi casi devastante. E‘ il caso di molte fonti energetiche che hanno occupato i territori a destinazione agricola. E‘ necessario coordinare le fasi di pianificazione, di erogazione dei contributi, di costruzione e di gestione del Piano Energetico Regionale. Chiedersi se non sia il caso di creare un’Agenzia Energetica Regionale che risponda alle molteplici esigenze di natura pubblica o privata da parte di singoli o società. Promuovere l’autonomia energetica delle comunità locali ed una diffusa pedagogia del risparmio e del riuso specie nelle aziende agricole e zootecniche messe in grado di “autoprodurre”. Nei mesi scorsi il FAI ha sollecitato il governo regionale sulla sottrazione – a tratti spregiudicata – della terra alle colture agricole con le fonti rinnovabili. Sono stati distrutti paesaggi, divorati preziosi suoli agricoli, disseminati i territori di cattedrali nel deserto, creato ulteriori servitù. Dopo l’eolico, il fotovoltaico e il termodinamico solare a terra ad altissimo impatto ambientale l’ultima frontiera è il cosiddetto MINIeolico. Non risultano ad oggi disposizioni ostative alla realizzazione di impianti di 60 kW potenza. Pertanto è urgente che si disponga che, anche gli impianti eolici di potenza inferiore ai 60 kW si possano realizzare in aree agricole a patto che siano destinati all’autoconsumo energetico per l’azienda che lo richiede; che il richiedente sia un imprenditore agricolo professionale, e/o comunque una società agricola presente stabilmente nell‘isola; che siano assoggettati a V.I.A., ovunque localizzati, così come da ultimo ha stabilito la Sentenza della Corte Costituzionale (n. 188/2013 del 03.7.2013). PROGRAMMA Saluti: Antonia Fabiola Putzolu Sindaco di Milis Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna Introducono e coordinano: Nicolò Migheli Sociologo Antony Muroni Direttore de L’Unione Sarda Produzione e Consumo energetici in Sardegna Antonello Pazzona Agronomo Università di Sassari Andrea Vallebona Ingegnere Elettrico Sassari Alfonso Damiano Ingegnere elettrico ed elettronico Università di Cagliari Energia rinnovabile: Biomasse Eolico Fotovoltaico Geotermico Idroelettrico Paolo Randaccio Fisico Università di Cagliari Giacomo Oggiano Geologo Università di Sassari Franco Meloni Fisico Università di Cagliari Luciano Burderi Fisico Università di Cagliari Sergio Vacca Geo-Pedologo Università di Sassari Le fonti rinnovabili sono davvero tutte e sempre sostenibili? Angelo Aru Agronomo Università di Cagliari Ignazio Camarda Botanico Università di Sassari Chiara Rosnati Naturalista Università di Sassari Pietro Ciarlo Costituzionalista Università di Cagliari Serve alla Sardegna l’Agenzia per le Fonti Energetiche? Ottavio Castello Direttore Confservizi Sardegna Michele Gutierrez Economista agrario Università di Sassari Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra Fausto Pani Geologo Cagliari Pietro Tandeddu Esperto di politiche agricole Don Ettore Cannavera Comunità La Collina Giuseppe Pulina Agronomo Università di Sassari Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna Le energie sostenibili sono sempre pulite? Antony Muroni Dialoga con Mauro Mura Procuratore capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari TESTIMONIANZE E DISCUSSIONE Sono state invitati
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bene assoluttamente necessario riflettere e si spera decidere su quanto sta succedendo in Sardegna intorno alle cosidette “rinnovabili” siamo all’assurdo del 100% di produzione da fonti rinnovabili rispetto al nostro fabbisogno energetico, altre 1500 MW già autorizzati, i cavi sapei e sacoi che stanno inviando oltre regione a pieno regime, un territorio invaso di torri eoliche, serre fotovoltaiche, biodigestori, impianti a biomasse, tettoie fotovoltaiche ecc ma a che pro, a chi serve? a noi sardi? non mi sembra, stanno guadagnando i soliti speculatori con sedi legali oltre tirreno e noi paghiamo le bollette care, le industrie energivore chiudono mandando a casa centinaia di lavoratori, paghiamo, come tutti gli italiani, gli incentivi per le rinnovabili attraverso la bolletta Enel, però sembra che vada tutto bene e invece ci stiamo facendo fregare per l’ennesima volta. una domanda, ma chi controlla che i cosidetti operatori agricoli che fruiscono degli incentivi siano veramente tali? no perche le campagne sono piene di serre fotovoltaiche dove dentro non si produce nulla e intanto importiamo l’80% di frutta e verdura.
buon lavoro