La Sardegna sempre più alienata a chi non la ama [di Franco Meloni]

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Tra le tante leggi della Fisica, quella che è conosciuta come azione-reazione, ha probabilmente un campo di applicazione molto alto in termini sociali e politici. A Milis, al centro di una Sardegna sempre più preoccupata dell’immediato futuro, si è tenuto un convegno organizzato dal FAI che, discutendo in generale sull’energia, ha toccato punti sensibili sulle scelte che possono essere fatte a breve.

Tra i momenti chiave di una lunga serata ha colpito molto l’intervista fatta dal Direttore dell’Unione Sarda al Procuratore della Repubblica Mauro Mura. In maniera estremamente chiara si è appurato che esistono fondati motivi per ritenere che la energie, più o meno rinnovabili, sono parte di un piano di interesse da parte della malavita organizzata.

Se i signori del petrolio del gruppo Rockefeller hanno scelto le rinnovabili come missione aziendale, non stupisce che la Mafia, la Camorra, e tutte le Triadi del mondo non si occupino di fare guadagni sul nuovo gioco. Non sarebbe assolutamente una novità. Ma quello che mi è sembrato di capire è che l’interessamento di quelle che non sono certo delle Onlus non infrange alcuna legge. Se le serre fotovoltaiche o le pale eoliche appartengono all’Onorata Società, questo non deve costituire, sembra, delitto contro alcuna legge.

Sono passati tanti giorni, troppi, e da chi rappresenta la politica nella nostra disperata terra non è arrivato un segnale di un qualche interesse. Il convegno non era organizzato dalla società bocciofila di quartiere e non si è intervistato un raccontatore di storie da bar. Credo che, malgrado i tempi non rapidissimi che passano tra una azione e una possibile e inevitabile reazione, le persone che soffrono ogni giorno l’alienazione da lavoro assente hanno il diritto di capire se, come e quando le loro terre, destinate all’agricoltura, questa si obiettivo primario in tutto il mondo, potrebbero essere espropriate per motivazioni fumose di interesse nazionale.

 

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