Piazza Costituzione: In cammino verso il caffè Genovese [di Pasquale Mistretta]
Pubblichiamo la scheda sviluppata da Psquale Mistretta in piazza Costituzione in occasione della FAIMARATHON Cagliari… tra bianchi colli e piazze svoltasi a Cagliari domenica 12 ottobre un percorso che ha coinvolto 10 piazze della città ed un centinaio di accademici, studiosi, professionisti, intellettuali, artisti che si sono prestati a fare i “ciceroni speciali” per spiegare la bellezza della città del sole. Nella foto le Lucido Sottile che si sono esibite nella stessa piazza (NdR). Si chiama Piazza Costituzione dal 1848 per celebrare la promulgazione dello Statuto di Carlo Alberto (precedentemente si chiamava Piazza di Porta Bidda Noa). È una piazza che ha subito, nell’ultimo secolo, diverse connotazioni e ha svolto molte funzioni nella vita della città. Prima della realizzazione del Bastione di Saint Remy la piazza svolgeva le funzioni di centro di collegamento tra i quartieri di Castello, Marina (attraverso la Via Manno) e Villanova, soprattutto dopo la demolizione della porta Bidda Noa nel 1874. Dal 1867 Cagliari non è più Piazzaforte e si dà inizio alle opere di “smuramento” della città medievale, necessarie per consentire l’espansione verso Est e verso Ovest. I lavori sui Bastioni di Santa Caterina, dello Sperone e della Zecca, finalizzati alla realizzazione di un’unica piazza articolata, iniziano nel 1881 e si concluderanno nel 1903. Nonostante fosse un importante incrocio di strade: la dorsale Nord – Sud (da Piazza d’Armi a via Roma) e la trasversale Est – Ovest (da Piazza Garibaldi a Piazza Yenne); la piazza ha vissuto momenti di particolare vitalità e di frequentazione cittadina, anche perché il Caffè Genovese costituiva un punto di forte attrazione per tutta la città. La piazza era attraversata da un tram che collegava il versante nord del Castello, passando per il terrapieno, con la Piazza Yenne e il Largo Carlo Felice. È importante sottolineare che la piazza era “centro” delle manifestazioni più importanti che si svolgevano nella città: da quelle religiose (processioni di Corpus Domini e Canonizzazione di San Salvatore da Horta, 1938) ai comizi politici tenuti dagli esponenti nazionali dei diversi partiti. Attualmente, come si vede, la Piazza svolge funzioni prevalentemente di circolazione veicolare il cui scorrimento è interrotto dagli attraversamenti pedonali. L’isola spartitraffico ha, di fatto, concluso un lungo periodo per aprirne un altro. Il Bastione di Saint Remy. La gradinata del Bastione di Saint Remy (1899 – 1903) è stata realizzata su progetto dell’ingegner Giuseppe Costa, con idea precedente di Gaetano Cima, e completa la realizzazione della terrazza Umberto I, articolata su tre livelli. Si tratta di un’opera sontuosa che col tempo ha perso le funzioni di collegamento pedonale tra il quartiere di Villanova e il Castello, rimanendo invece un’espressione della monumentalità di Cagliari, fotografata soprattutto dai turisti come immagine caratterizzante. Dal primo piano della gradinata si accede alla Passeggiata Coperta sulla quale sarebbe lungo soffermarsi, nonostante tutte le ipotesi di utilizzo e le ripetute opere di manutenzione straordinaria e di ridefinizione degli spazi, l’opera è sempre stata poco utilizzata come lo è tutt’oggi. Una riflessione va fatta per riprendere il tema, più volte trattato, degli ascensori necessari per collegare e per dare continuità ad un percorso pedonale, che interessa la via Garibaldi e la via Manno. La Passeggiata Coperta potrebbe svolgere un ruolo di cerniera urbana multifunzionale. Per la conclusione dell’intervento vi leggo un brano, pertinente ed efficace, di Francesco Alziator tratta dal libro L’elefante sulla torre (1967, p. 60).
|
Un utile stimolo a fare di meglio per far vivere i nostri spazi. Un discorso troppo spesso tralasciato che ha una importanza vitale