Europa per le donne [di Angela Guarino]

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La parità tra donne e uomini è uno dei valori fondanti dell’Unione europea. Risale al 1957 quando il principio di parità di retribuzione per lo stesso lavoro divenne parte del trattato di Roma. Gli obiettivi dell’Unione europea in materia di non discriminazione legata al genere hanno lo scopo di assicurare le pari opportunità e l’uguaglianza di trattamento in tutti i campi: dal lavoro, all’economia, al sociale, alle istituzioni. L’uguaglianza fra donne e uomini è un pilastro della società democratica, un elemento importante della strategia comunitaria per la crescita e l’occupazione e fondamentale perché l’Unione europea sostenga nel tempo la sua prosperità. Nonostante l’incremento registrato in termini di presenze femminili nel mercato del lavoro e nell’istruzione superiore, le differenze di ruolo fra uomini e donne nel mondo lavorativo persistono. Le donne continuano a essere sovra rappresentate nei settori scarsamente retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni decisionali. Questo è vero soprattutto per l’Italia.

Il mercato del lavoro italiano è caratterizzato da una profonda differenza tra il tasso di occupazione maschile e femminile, pari a: 71.6% uomini contro 50.5% donne (2012 Eurostat, divario medio 21%) contro una media EU27 del 74.6% uomini e del 62.4 % donne (dato EUROSTAT, divario medio 12%). A livello Europeo l’Italia una delle situazioni più critiche essendo seconda solo a Malta che presenta il gender gap più elevato a livello europeo. L’Italia inoltre riceve da diversi anni la Raccomandazione Specifica del Consiglio, nell’ambito del Semestre Europeo, di mettere in pratica azioni che favoriscano l’impiego femminile, quali migliorare l’offerta di servizi di cura per bambini, anziani e disabili e la rimozione di disincentivi fiscali per la seconda fonte di reddito familiare.

Oltre ad essere una questione di giustizia sociale, l’eliminazione della discriminazione di genere è anche una necessità economica. L’uguaglianza di genere nell’occupazione è, infatti, un elemento essenziale per la generazione di una crescita forte e per la creazione di posti di lavoro, è imprescindibile se si desidera vincere le attuali sfide demografiche (invecchiamento della popolazione, diminuzione della forza lavoro e calo delle nascite) e può anche aiutare a garantire la sostenibilità economica dei sistemi di previdenza sociale.

Il Fondo Sociale Europeo (FSE) ha già avuto un ruolo significativo nel miglioramento della situazione femminile nel mercato del lavoro, ad esempio contribuendo alla riduzione del divario retributivo di genere, passato dal 40% negli anni Sessanta a meno del 20% ai giorni nostri. L’importanza dell’uguaglianza di genere nell’occupazione è rispecchiata nel programma del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013. Che prevede due approcci: l’integrazione trasversale delle pari opportunità, che incorpora la dimensione di genere in tutte le priorità dell’FSE e le azioni specifiche volte a inserire e mantenere le donne nel mondo del lavoro.

L’approccio dell’integrazione trasversale richiede un’attenzione particolare nei confronti delle pari opportunità nelle fasi di programmazione e attuazione di tutte le attività dell’FSE. Ove possibile, esse sostengono l’inserimento delle donne nell’occupazione e l’eliminazione dei differenziali retributivi. Oltre a promuovere le pari opportunità, il fine di questa priorità dell’FSE è sostenere l’obiettivo della Strategia Europa 2020 che persegue l’aumento del livello medio in EU dell’occupazione (maschile e femminile) al 75% entro il 2020.

Inoltre il progetto del nuovo regolamento EU FSE 2014-2020 chiarisce e rafforza il contributo dell’FSE all’impegno dell’Unione di eliminare le disuguaglianze tra le donne e gli uomini e di prevenire le discriminazioni. Gli Stati membri dovrebbero combinare un approccio trasversale energetico e azioni specifiche al fine di promuovere l’uguaglianza tra gli uomini e le donne e la non discriminazione.

 * Esperta Nazional Distaccato Commissione Europea DG Occupazione Affari Sociali e Inclusione Unità  E3 – Fondo Sociale Europeo, Desk Italia Bruxelles, Belgio.

**Comunicazione tenuta nella Tavola rotonda  Europa per le donne Giovedi 1 Agosto nell’Iniziativa Ripartiamo dal Lavoro delle donne di S’ischola de su Trabagliu organizzata da Lamas a Pattada(SS) 1-4 Agosto 2013

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