Una proposta da New York: Una statua di Gigi Riva in piazza Scopigno [di Pietro Porcella]
La mia non è una boutade, ma una proposta seria, per glorificare il santo-guerriero dei tempi moderni: Gigi Riva. Il mito che è sceso in terra, si è fatto sardo, e ha regalato a Cagliari e alla Sardegna il primo scudetto di calcio di una provinciale contro il potentato di Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma. E allora? Visto che devono farla quella rotonda in piazza Amsicora, perchè non ci piazzano al centro una statua gigante in granito di Gigi Riva che stamborra di sinistro verso la vecchia Curva Ovest? Li, dove sono nato e cresciuto, dove la gente passa per andare al Poetto. In quell’incorcio di strade tra Viale Diaz, Via della Pineta, Via Cagna, Via dei Salinieri, Viale Poetto (..pardon Via Campioni d’Italia) dico lì, al centro a futura memoria, la riproduzione di Rombo di Tuono in azione. Non è scritto da nessuna parte che le statue si possono fare solo dopo che le persone sono morte. Quelle sono le vie o le piazze. Le statue e i quadri si fanno anche ai vivi, soprattutto a coloro che hanno reso grande una città o una nazione. Nel calcio, senza andare lontano, a Ronaldo hanno dedicato una statua a Madrid e a Zidane in Francia. Non sarebbe fantastico che Riva, pur avvezzo alle glorificazioni, fosse presente sorridente all’inaugurazione dell’opera a lui dedicata dalla città che lo ha accolto e lo ama e alla piazza col nome del suo maestro? Il consigliere comunale Giovanni Dore, a cui avevo anticipato il mio pensiero, mi ha appoggiato l’idea, addirittura raddoppiandola. “E’ bellissima l Tra l’altro quella verrà rinominata Piazza Scopigno. Magari se ne fa una anche a lui di statua ed è da lì che partirà via Campioni d’italia 69-70.” Vorrei completare questo sogno-idea consigliando ai nostri amministratori di commissionare ad uno o più dei nostri bravi artisti una statua composta: al centro Giggisceddu nostru in granito bianco de Villasimius, bistiu de calciatori dell’epoca che stamborra il pallone di sinistro, un passo indietro Manlio Scopigno in bronzo, con la sigaretta in bocca e il suo tipico cappotto lungo marron. Toga ?…misia de Carlo Felice….chi non ari fattu nudda po Casteddu. Immaginatevi, nel 2070, le guide istruite che spiegano ai nostri pronipoti o ai turisti che vanno al Poetto ignari di chi rappresenti quella doppia statua. “ Qui sorgeva lo stadio Amsicora dove cento anni fa la squadra di calcio di Cagliari guidata da Giggirriva e Manlio Scopigno……”. Il bomber e il filosofo al centro di Piazza Amsicora. Sarebbe un giusto indelebile ricordo di Cagliari a future generazioni. Il ricordo di un successo sportivo e sociale irripetibile che ci ha fatto conoscere nel mondo più di qualsiasi altra cosa. |