La bellezza mineraria dimenticata [di Maria Antonietta Mongiu]

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L’Unione Sarda. La città in pillole. Ai primi dell’Ottocento grazie a Baylle nacque un museo mineralogico. Cagliari è città mineraria? Certamente. Il 30 giugno 2010 il Mibact vincolò Tuvixeddu anche come luogo minerario, oggetto di concessioni dalla fine dell’Ottocento fino alla dismissione della Cementeria.

Anche il sale è parte della storia mineraria, dalla raccolta fino alla Città del sale che sostituì le saline attive dal periodo punico a santa Gilla e Molentargius. Ma Cagliari è città mineraria anche per altre ragioni. Ebbe un museo mineralogico, nato ai primi dell’Ottocento dalla passione di Lodovico Baylle e di Carlo Felice che destinò una sala del Palazzo viceregio a Gabinetto di Archeologia e Storia naturale.

Lo impreziosirono dal 1857 le collezioni di Alberto La Marmora che della Sardegna studiò gli aspetti naturalistici, archeologici, geologici. Dal vecchio Gabinetto nel 1859 nacque il Museo Mineralogico e Geologico, ospitato in via Università e dal 1957 in via Trentino nel Dipartimento di Scienze della terra. Miniere e minerali fondarono nel 1939 la Facoltà di Ingegneria col glorioso Corso di Ingegneria Mineraria, dal 1952 in Piazza d’Armi.

Ignoriamo troppo spesso la bellezza del patrimonio di archeologia mineraria della Sardegna e ancora di più i reperti mineralogici. Sono beni culturali come i reperti archeologici che ci procurano sdegno se vengono battuti nelle aste. Come sono arrivate le meraviglie mineralogiche, geologiche, paleontologiche sarde nel Museo di Storia Naturale di Milano, di Genova, di Firenze o a L’école des Mines a Parigi o al Smithsonian a Washington o al Natural History a Londra? Come continuano ad arrivarci?

Una visita in via Trentino ai musei di Geologia e Paleontologia Domenico Lovisato e di Mineralogia Leonardo de Prunner ci farebbe apprezzare ciò che la terra sarda ha creato e la dimensione delle predazioni.

One Comment

  1. Maria Luisa Vargiu

    Ringrazio Maria Antonietta Mongiu per questo bel pezzo che mancava.
    Rilevo con semplicità che Minerali e Rocce e Fossili, così stupendi nelle vetrine come campioni, lo siano forse maggiormente in natura.
    Il territorio sardo, a causa della sua antichità, ne è prodigiosamente ricco, ma la ricerca, la scoperta non è facile. E’ sempre impegnativa e oltremodo faticosa.
    Ben più emozionante è il ritrovamento … per caso.
    Sembra che senza alcun merito siano stati loro a sceglierti, e a premiarti donandosi.
    Non te lo potrai scordare, e solo rispettando i luoghi sentirai di esserne un pò degno !

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