Natale con Čajkovskij [di Franco Masala]
Puntuale come una cambiale lo Schiaccianoci invade i palcoscenici italiani per Natale: da Napoli a Roma a Milano a Bologna il balletto di Čajkovskij allieta grandi e piccoli. Ora Cagliari – dove poche settimane fa si è vista una produzione del Teatro Stanislavskij di Mosca – raddoppia il clima natalizio sempre con Čajkovskij, riprendendo lo spettacolo inaugurale di una quindicina di anni fa, Čerevički (Gli stivaletti) allora in prima rappresentazione in Italia. L’opera, gioiosa e piacevole, è una fantasmagoria di colori, di trovate, di invenzioni che si dischiudono da enormi uova di Fabergé a richiamare la fastosa corte degli zar ante Rivoluzione d’Ottobre. Enormi crinoline a cominciare da quella elegantissima della zarina, cosacchi imbranati, diavoli permalosi, donne attempate e vogliose, pesci che nuotano, scope che volano, fuochi d’artificio sono soltanto alcuni degli aspetti che punteggiano l’opera giovanile del grande compositore russo. Scritta nel 1876 e rimaneggiata nel 1887, tratta da un racconto fantastico di Gogol, mescola realtà e finzione con un godibilissimo risultato. Orchestra e coro diretti dal maestro Donato Renzetti impegnatissimi con una compagnia di canto dove spicca il mezzosoprano Irina Makarova, anche attrice spiritosissima. Il regista Yuri Alexandrov tiene le fila di una macchina scenica estremamente complessa, disciplinando cantanti, coro, danzatori, figuranti in un palcoscenico spesso molto affollato. Le progressive apparizioni dei personaggi tengono continuamente desta l’attenzione dello spettatore che intanto ascolta le belle musiche e il canto. Alla prima il tenore protagonista, Vsevolod Grivnov, è stato sostituito per indisposizione dal collega Ivaylo Mihaylov. Nessun annuncio in sala, con scarso rispetto del pubblico e, soprattutto, dei due interpreti, salvo scoprirlo il giorno dopo durante la trasmissione “Momus” di Radio3. Una prova positiva, comunque, del Teatro Lirico che chiude così un anno tormentato e punteggiato da crisi e problemi di ogni tipo. Il passaggio alla nuova Fondazione è avvenuto con l’insediamento del consiglio d’indirizzo in luogo del vecchio consiglio d’amministrazione. Il 2015 sarà l’anno della rinascita ?
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