Cagliari Giovedì 19 febbraio 2015 ore 16. La buona terra. Fonti energetiche e impatto su suolo e ambiente in Sardegna [di Fondo Ambiente Italiano]
La buona terra. Fonti energetiche e impatto su suolo e ambiente in Sardegna,è l’iniziativa che la Presidenza regionale FAI Sardegna e la Delegazione di Cagliari organizzano Giovedì 19 febbraio ore 16:00 alla Fondazione Banco di Sardegna via San Salvatore da Horta, traversa tra via Torino e viale Regina Margherita, per riflettere sulla progressiva sottrazione delle terre all’uso agricolo. Il 10 febbraio il FAI e WWF Italia hanno presentato emendamenti, osservazioni, proposte di modifica al nuovo Testo base sul “contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato” elaborato dai relatori nelle Commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati, con lo scopo di evitare di introdurre meccanismi che possano depotenziare gli obiettivi del Disegno di legge ed in particolare: –corsia preferenziale al DDL perché sia approvato al più presto e si possa garantire al Paese l’allineamento con gli obiettivi europei di tutela della risorsa suolo –difesa degli originali obiettivi del DDL a firma degli allora Ministri De Girolamo (Agricoltura) e Orlando (Ambiente), ispirati al testo elaborato a suo tempo dall’ex ministro all’Agricoltura Catania –definizione di consumo di suolo più semplice, che non lasci spazio ad interpretazioni –eliminazione dal nuovo testo dei riferimenti a compensazione, mitigazione, compendi agricoli neo rurali periurbani, che introducono pericolose varianti in nome di un consumo di suolo netto –maggiore incisività delle disposizioni transitorie per arginare concretamente l’attuale emorragia del consumo di suoli fertili e ricchi di biodiversità –estensione della moratoria sul consumo di nuovo suolo finché le Regioni non ne avranno concretamente definito i limiti Il Fai Sardegna in coerenza con le linee nazionali prosegue la pubblica riflessione sul consumo del suolo e sulle diverse fonti di produzione energetica che nel rapporto con l’ambiente, in troppi casi, hanno un effetto devastante sul territorio. Le ragioni sono negli impianti al di fuori di una pianificazione pubblica e nelle forme e percentuali insostenibili. La produzione energetica è tema sensibile da affrontare in forme di partecipazione attiva delle comunità perché le istituzioni non siano sole nelle decisioni che condizioneranno i suoli ed i territori per secoli. La dismissione delle industrie energivore e la crescita esponenziale in Sardegna delle fonti rinnovabili avrebbero dovuto almeno determinare la diminuzione del consumo di energia e un minor costo. Così non è stato: è diminuito il consumo di energia anche per il diffuso impoverimento ma non il costo. Il FAI Sardegna ha sollecitato la RAS sulla necessità di contenere la sottrazione, a tratti spregiudicata, della terra all’agricoltura con l’alibi delle fonti rinnovabili che hanno distrutto paesaggi, divorato preziosi suoli agricoli, disseminato i territori di cattedrali nel deserto, creato ulteriori servitù. Dopo l’eolico, il fotovoltaico, il termodinamico solare a terra, il progetto Sulcis che prevede la piantumazione di canne infestanti per la produzione energetica, la coltivazione del cardo, nel nord ovest dell’isola, in territori irrigui malgrado si sostenga che si utilizzano le “terre marginali”, l’ultima trovata è stato il mini eolico. Non risultano ad oggi disposizioni ostative alla realizzazione di impianti di 60 kW di potenza mentre è urgente che si disponga che anche gli impianti eolici di potenza inferiore si possano realizzare in aree agricole a patto che siano destinati all’autoconsumo energetico per l’azienda; che il richiedente sia un imprenditore agricolo o comunque una società agricola presente stabilmente nell‘isola; che siano assoggettati a V.I.A., ovunque localizzati, così come ha stabilito la Sentenza della Corte Costituzionale (n. 188/2013 del 03.7.2013). Intanto dall’opinione pubblica attraverso decine di Comitati arrivano continue richieste di tutelare i terreni agricoli e di bonificare quelli pericolosi per la salute. E’ tempo di coordinare le fasi di pianificazione, erogazione dei contributi, costruzione e gestione degli impianti, e di promuovere l’autonomia energetica delle comunità locali e una diffusa pratica del risparmio e del riuso specie nelle aziende agricole e zootecniche. PROGRAMMA Saluti: Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna, Capo Delegazione ad interim di Cagliari ore 16:00 I Tavola Rotonda: Pianificazione Produzione Consumo di Energia in Sardegna Intervengono: Paolo Randaccio Fisico Università di Cagliari Andrea Vallebona Pianificatore Energie sostenibili Cagliari Alfonso Damiano Ingegnere elettrico ed elettronico Università di Cagliari Luciano Burderi Fisico Università di Cagliari. Coordinano: Stefano Salone Giornalista de L’Unione Sarda Franco Meloni Fisico Università di Cagliari, Delegazione Fai Cagliari ore 17:00 II Tavola Rotonda: Energie rinnovabili e impatto sull’ambiente in Sardegna Intervengono: Marino Piga Ingegnere Settore eolico Saras spa Chiara Rosnati Naturalista Università di Sassari Fausto Pani Geologo, Delegazione Fai Cagliari Angelo Aru Agronomo Università di Cagliari, Fai Sardegna. Coordinano: Stefano Salone Giornalista de L’Unione Sarda Sergio Vacca Geo-Pedologo Università di Sassari, Delegazione Fai Cagliari ore 18:00 III Tavola Rotonda: Il destino della terra in Sardegna Testimonianze e dibattito |
Buona come ” La buona terra “, l’ iniziativa con grandi esperti, del FAI Sardegna di ieri sera a Cagliari, presso la sede della Fondazione Banco di Sardegna.
Che malinconia però, mancava la politica che decide.
Che buona occasione per informarsi ed adeguarsi ha perso !
Si sa, il tempo è poco…
Non sarà la prima e neanche l’ ultima.
Si spera.