Rifugiati nel racconto. Una mostra sui profughi siriani in Giordania e in Libano [di Redazione]
Il 26 settembre 2014 (http://www.sardegnasoprattutto.com/archives/4335), SardegnaSoprattutto ha promosso insieme a Federico Dessì e Emilie Luciani, fondatori di Focus on Syria – rete di giornalisti e operatori umanitari- una serata di informazione e dibattito sul conflitto siriano e il suo drammatico impatto sulle popolazioni. A quasi quattro anni dall’inizio della crisi, la situazione umanitaria in Siria e nei paesi vicini continua, purtroppo, a peggiorare. Mentre i media arabi e occidentali forniscono notizie sugli sviluppi politici e militari, è ancora troppo scarsa l’attenzione dedicata al dramma degli sfollati interni e dei rifugiati. Le loro storie, le loro sofferenze e le loro necessità di assistenza e di aiuti di ogni tipo sono poco note all’opinione pubblica internazionale. Per questo motivo Focus on Syria ha deciso di realizzare anche a Cagliari, con la collaborazione dell’associazione ProMesa, una mostra che presenta una collezione di racconti, immagini e voci di rifugiati siriani in Libano e in Giordania. L’attenzione è concentrata sulle storie individuali dei siriani, sulle loro attuali condizioni di vita e sui loro bisogni. Gli organizzatori hanno ideato la mostra per poter essere utilizzata da istituzioni pubbliche, organizzazioni della società civile e ONG, oltre che come mezzo di sensibilizzazione e di raccolta fondi per gli aiuti umanitari. Le difficoltà e le sofferenze dei rifugiati costituiscono una parte importante della mostra, ma viene dato spazio anche alle storie di rinascita e alle speranze di vita e di futuro delle persone. La mostra tratta diversi aspetti della vita dei rifugiati, prima e dopo la loro fuga dalla Siria. I contenuti sono stati divisi per temi per mettere in risalto la loro varietà e specificità. Denominatore comune é la volonta dei rifugiati di tornare a casa il prima possibile, anche se diverse sono le aspettative: molti di essi vorrebbero la caduta del regime siriano, altri temono di più i gruppi ribelli. Comune è però il desiderio di ritorno alla pace e alla stabilità per poter ritrovare la famiglia, riprendere il lavoro e ricostruire la casa. La parte fotografica è curata da Francesco Fantini, fotogiornalista professionista che ha realizzato numerosi reportage sociali in Afghanistan, nel Kurdistan iracheno e in vari paesi africani e latino americani. E’ autore di diversi libri e curatore di molte mostre fotografiche itineranti. Fra gli altri riconoscimenti, nel 2013 ha ricevuto il premio “Vittorio Bachelet” per l’impegno sociale. La mostra, ospitata presso la Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, resterà aperta dal 3 al 28 marzo 2015. L’inaugurazione avverrà sabato 7 marzo p.v. alle ore 17, 30.
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