Sardinews non è più un giornale stampato [di Giacomo Mameli]
Pubblichiamo questo pezzo di Giacomo Mameli perché siamo con lui nel dispiacere per un altro pezzo di storia e di democrazia che diserterà le edicole e le librerie. Ma non si perderà, come ogni storia importante per la Sardegna. Non si perderà nella rete dove sarà presente ed assiduo. Chi anima www.sardegnasoprattutto.com con spirito volontario lo seguirà con immutata devozione e ammirazione [NdR]. Dopo quindici anni Sardinews non è più un giornale stampato in tipografia. Per me, nato fra piombo e linotype (il mio primo articolo, su L’Unione Sarda, risale al 1954 – avevo 13 anni), è un colpo al cuore ma – vi giuro – i costi erano del tutto insostenibili. Anzi, eticamente, avrei dovuto prendere prima questa decisione. Resta l’orgoglio di avere creato attorno a questo “mensile di informazione socio-economica” una comunità di lettori con 600 mila contatti. L’informazione continuerà a essere quella che avete sempre conosciuto, apprezzato e criticato. La stella polare, s’Istentale, sarà sempre quella della completezza dell’informazione. Al centro delle analisi e delle cronache ci sarà la Sardegna vista nel contesto internazionale. Sardinews è convintamente autonomista, europeista. Crede che la cultura sia alla base dello sviluppo non solo sociale ma economico. Seguiteci, criticateci (la nuova formula grafica e le tecnologie consentiranno a ogni lettore di interagire con la redazione) su: http://www.newsardi.com/ Devo ringraziare tutti i collaboratori di Sardinews, dagli eccellenti editorialisti ai bravissimi cronisti e inchiestisti. E con loro, in edizione, Mario Garau che in tre lustri di pixel e byte ha dovuto sopportare un giornalista da carro a buoi o su’ di lì. Grazie a chi ci sostiene. Grazie ai lettori. |