Giorgio Asproni nell’Italia dell’Ottocento [di Franco Masala]
“Carneade! Chi era costui?” Spesso l’interrogativo manzoniano ci assale quando leggiamo l’intitolazione di una strada e non conosciamo a chi si riferisca. E, quasi sempre, non ci aiuta la mancanza di date o dello status del personaggio. Magari interviene un bello spirito come nella via Vidal cagliaritana dove qualcuno ha aggiunto “inventore del bagnoschiuma”, ignorando completamente il povero storico del Seicento! Scherzi a parte, quanti passando in via Asproni, perpendicolare al viale Trieste, sanno che l’interessato è stato uno dei politici più significativi dell’Ottocento sardo e italiano ? Ora colma la lacuna un agile libretto dal titolo L’Italia prima di tutto ! Storia di Giorgio Asproni, edito da Palabanda e scritto da Arianna Onidi, dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea. In brevi capitoli, l’autrice fa raccontare al protagonista la sua vita fino alla descrizione del suo funerale. Il sacerdote che abbandonò la veste talare per diventare deputato del parlamento subalpino e poi italiano balza quindi in primo piano. Si possono cogliere immediatamente le passioni di Asproni (1808-76) – politica e giornalismo – e la partecipazione sentita alla vita del suo tempo così che sfilano personaggi amati (Mazzini e Garibaldi) o detestati (il conte di Cavour e Pio IX) e un gruppo di donne che la Onidi tratteggia con penna particolarmente felice. Tra queste rilevante è Enrichetta Di Lorenzo, compagna di quel Carlo Pisacane che anticipò la conquista del Sud con la sfortunata spedizione di Sapri nel 1857. È del tutto evidente anche lo scopo informativo e didattico del libro che permette facilmente di individuare l’attualità delle aspettative di Asproni: dall’istruzione per tutti alla questione sarda, al ruolo del parlamento si susseguono problemi che sono ancora presenti nell’Italia di oggi. Aspetto che anche la bella introduzione di Nicola Gabriele sottolinea. Illustrazioni riguardanti i ritratti dei personaggi, litografie con le vicende d’epoca, riproduzioni di giornali completano il libro da leggere, da meditare, da guardare. |
Sono anni che insigni e anche giovani studiosi si occupano di Asproni. L’autrice non apporta alcuna novità