Aspettando l’opera [di Franco Masala]
“Aspetto gran tempo e non mi pesa la lunga attesa” canta Madama Butterfly nella speranza che il “marito” americano ritorni. Questi tornerà ma con la vera moglie yankee per portare via il bambino alla povera geisha, spingendola al suicidio. Certamente lo spettatore del teatro Lirico cagliaritano non arriverà a tanto. È altrettanto certo, però, che comincia ad essere stufo di non sapere che cosa offrirà la stagione lirica 2015 e, soprattutto, se e quando. Chiusosi il sipario nel dicembre scorso sugli Stivaletti di Čajkovskij, il teatro è inattivo né è dato sapere quel che succederà nei prossimi mesi quando nel resto del Paese le stagioni liriche del 2014-2015 termineranno per cedere il passo a quella successiva. Partita con grande ritardo e senza particolare appeal la serie di concerti sinfonici, la programmazione lirica è latitante e non sembrano prossimi gli eventuali annunci in senso contrario. Frattanto le maestranze – dagli attrezzisti alle sarte, dai macchinisti ai tecnici delle luci – sono in forzata vacanza non potendo contare neppure su uno spettacolo operistico piccolo piccolo. Però …Però, attraversando dal teatro Lirico il Parco della musica, si può raggiungere il foyer … pardon l’atrio del T hotel per visitare una mostra, curata da Simona Campus, dove una parte di coloro che in genere monta gli spettacoli esibisce la propria creatività in singolari allestimenti, quasi come un prolungamento dell’attività quotidiana che non può svolgere nella sede deputata. Si tratta di OPERA-I, titolo che giocando sull’ambiguità ci trasporta in un mondo incantato che con la musica ha comunque a che fare. In attesa di tornare a teatro, allora, vale la pena dedicarle una visita. |