La Scuola Estiva di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco” come strumento di costruzione sociale delle politiche territoriali [di Benedetto Meloni]

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Per il decimo anno consecutivo, e a seguito del successo crescente, dal 20 al 25 Luglio 2015 si terrà a Seneghe la Scuola Estiva di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco”. Nell’ormai consueta cornice del Montiferru, il tema di quest’edizione sarà “Imprenditorialità, territori e innovazione”, alla luce di una declinazione collettiva e partecipativa del paradigma e delle pratiche dello sviluppo locale.

La Scuola, dedicata alla figura vitalmente ibrida dell’economista e sociologo Sebastiano Brusco, ha sempre cercato di raccoglierne lo spirito analitico, votato alla ricerca dei meccanismi di costruzione sociale di ogni azione di policy finalizzata allo sviluppo territoriale. In questa prospettiva, alla caratura accademica della Scuola si è costantemente combinata l’apertura a tutti i soggetti che proprio nel territorio rivestono un ruolo primario nella promozione dello sviluppo a dimensione locale.

Questo intento si è tradotto nella definizione di un corso di alta formazione intensiva e di elevata qualità scientifica, rivolto non solo agli esperti del dibattito internazionale, ma anche ai portatori di esperienze sul campo, alle aziende e ai soggetti chiave dell’attuale quadro istituzionale (Regione, Comuni e Camere di Commercio), operatori territoriali di sviluppo (Gal, Distretti), esponenti delle comunità locali. La varietà di approcci teorici e di esperienze pratiche, riferiti ai sistemi produttivi locali, tanto di tipo industriale quanto di tipo rurale, ha reso lo spazio scientifico-didattico seneghese un luogo di confronto tra narrazioni di casi di sviluppo più o meno efficienti, valutati sistematicamente per la loro esemplarità, ma anche assunti come materiale empirico per un laboratorio analitico in costante evoluzione.

La solida reputazione conquistata dalla Scuola nel panorama socio-economico degli studi sullo sviluppo locale è legata all’ampio respiro di cui l’iniziativa, nata nel cuore dell’Alto Oristanese nel Luglio del 2006, si è sempre fatta espressione. Ai promotori originari si sono infatti aggiunti nel tempo altri soggetti istituzionali, tutti confluiti all’interno di una comunità scientifica inserita in una rete che coinvolge un numero crescente di docenti e alunni.

La Scuola è emanazione congiunta del Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari, del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali (Istituto di Ricerca Sociale) e Master in Sviluppo Locale dell’Università del Piemonte Orientale, del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza, del Centro Studi di Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria, dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) e dell’Associazione culturale TERRASLaboratorio per lo sviluppo locale Sebastiano Brusco.

Collaborano alla realizzazione il Comune di Seneghe, l’IRES Piemonte, l’Associazione Italiana di Scienze Regionali. La Scuola gode del Patrocinio dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) nelle due sezioni “Sociologia dell’Ambiente e del Territorio” e “Economia, Lavoro e Organizzazione“.

Anche la scelta dello sfondo seneghese come sede di svolgimento delle giornate di dibattiti, seminari e lezioni nei quali la Scuola è articolata, non risponde a casuali considerazioni logistiche ma riflette la volontà di riprendere, esattamente nello stesso luogo in cui ebbe origine, le fila di un’esperienza pionieristica, vecchia di mezzo secolo per ragioni strettamente cronologiche, ma estremamente innovativa nei propri intenti e nelle proprie pratiche, tanto da avere lasciato un’eredità preziosa alla riflessione contemporanea sulla centralità dei territori come protagonisti della crescita economica.

Nell’Alto Oristanese, infatti, si avviò il Progetto Sardegna dell’Oece (1958-1962), rimasto nella memoria della letteratura scientifica sullo sviluppo come un caso d’eccellenza, purtroppo incompiuto, di ricerca e azione in un contesto comunitario locale.

L’edizione in avvio si strutturerà in sei sessioni, volte ad alimentare il dibattito in corso sui fattori all’origine di una nuova centralità del lavoro e dell’impresa, con particolare riferimento ai meccanismi virtuosi impliciti nell’organizzazione socio-spaziale dei processi economici in ambito locale, tra tradizione e innovazione. Il territorio rappresenta infatti il contesto all’interno del quale si costruisce la qualità, si configurano filiere competitive, si generano le forme attraverso cui si innova (dalla messa in atto di diversi tipi di multifunzionalità alla creazione di immaginari e strategie di comunicazione).

Il costante richiamo reciproco tra ricerca scientifica e attuazione progettuale articolerà ciascuna sessione, lungo sei giorni di formazione intensiva: se la mattinata sarà dedicata a definire il quadro tematico generale, attraverso gli interventi di alcuni degli studiosi più accreditati in ambito nazionale e internazionale, il pomeriggio sarà incentrato sulla presentazione di casi aziendali concreti, selezionati per la loro rilevanza rispetto al rapporto tra territorio e innovazione e raccontate direttamente dai protagonisti.
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