La luce dei mille soli [di Franco Meloni]

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Nessun giorno è un giorno banale. Ma lungo tutta la storia, più o meno tormentata, che tenta di registrare i nostri sguardi curiosi in un mondo che si supponeva offerto per il nostro diletto, il 6 Agosto 1945 è meno banale di altri. La guerra, finalmente, finiva con il suo lascito di morti e didisperazione. Iniziava un lungo periodo nel quale la perenne bellicosità di stati europei non trascinava il mondo in conflitti devastanti. Nasceva la speranza che entità sovranazionali, Europa e Nazioni Unite, potessero scongiurare l’incubo della guerra.

Il 6 Agosto l’umanità è stata messa davanti alla possibilità, per la prima volta nella storia, che potesse essere annientata. L’uomo ha la coscienza della ineluttabilità della propria morte, ora il problema diventava realmente globale. La luce dei mille soli di Hiroshima ha illuminato una realtà che atterrisce. Ha mostrato il livello di abiezione scientificamente raggiunto ad Auschwitz e ha generato l’equilibrio del terrore, che ha condizionato gli anni della nostra gioventù.

La Bomba ha messo realmente, per la prima volta, l’uomo di fronte a scelte che comportano responsabilità colossali. Abbiamo bisogno di governanti coscienti del fatto che non si può giocare con il fuoco atomico e, soprattutto, con le premesse che possano preludere ad un conflitto. Se l’umanità ha necessità di sfide importanti, queste non mancano: eliminazione della povertà, conciliazione tra etnie apparentemente diverse, risanamento della Terra martoriata da folli speculazioni, rispetto per l’ecosistema, sviluppo reale della cultura, realizzazione dell’utopia della pace.

Progetti per tutti noi, ciascuno con le proprie competenze e capacità, che costituiscono un traguardo infinitamente più importante dell’avere tutto, e subito, prescindendo dalle scelte etiche. Questa è politica.

*Fisico. Università di Cagliari

One Comment

  1. Graziano

    La ragione, il buon senso e la buona volontà. Basterebbero queste tre semplici cose, e, ovviamente, che l’uomo ne fosse sufficientemente dotato per vincere con facilità le sfide che lei propone. Eppure a prevalere, da sempre, sono l’egoismo e la sete di potere; che poi scatenano gli istinti peggiori, nel delirio contagioso come la peste bubbonica.

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