Ma l’asino vola sì o no? [di Andrea Sotgiu]
Il modo di dire Meglio un asino vivo che un dottore morto esprime il concetto che la salute vale più del sapere e che non bisogna rovinarsela eccedendo in cose serie come lo studio e le analisi. I detti popolari hanno la caratteristica di evocare, suggerire, far riflettere. Esempi calzanti li regala ogni giorno chi governa la Regione Sardegna. In particolare fa riflettere i cittadini sardi, asini sani che non hanno studiato Management del Turismo, la vicenda della gara per il co-marketing nel settore low cost del trasporto aereo da e per la Sardegna. L’assessore regionale del Turismo, noto per gli annunci propagandistici quanto scontati ma detti con tono grave e professorale, ha reso noto che entro febbraio sarà ripubblicato il bando rivolto alle società di comunicazione per l’affidamento del servizio di pianificazione e di acquisto di spazi pubblicitari. Quello di novembre non è stato assegnato perché delle due offerte pervenute una non era coerente con i requisiti di gara, l’altra era priva di firma (!) . Ergo, non sono stati assegnati dalla Regione 15milioni di euro destinati al co-marketing. Adesso però l’assessore ci riprova e conta di aggiudicare l’incarico entro maggio, “in tempo per l’avvio della stagione turistica”. Ipotesi che fa rabbrividire gli operatori turistici: “Entro maggio, in tempo per l’avvio della stagione turistica? In Sardegna?!” Gli imprenditori vedono il bando quasi come ultima spiaggia per far restare le compagnie low cost in Sardegna, evitando le procedure di infrazione dell’Unione Europea. Sanno bene che a maggio in Sardegna, come nel resto del mondo, la stagione turistica è avviata già da un pezzo. Contemporaneamente assistono rassegnati e disperati al confronto-scontro fra il segretario regionale del Pd e l’Assessore dei Trasporti. L’europarlamentare Soru, già presidente della Regione, non perde occasione per attaccare la giunta che governa la Regione. Nella contesa con l’assessore Deiana ritiene che “ le norme europee siano a favore del diritto alla mobilità, a favore della Sardegna” e che “l’assessore, per prudenza, attende il verdetto Ue sugli aiuti dati da Cappellacci”. Deiana a sua volta sostiene: “Abbiamo l’obbligo morale, prima che legale e politico, di non trascinare la Sardegna in avventure disinvolte, dettate da logiche tanto populistiche quanto superficiali, che presentano, anche dopo anni, il conto”. E’ forse anche per via del siparietto, che fa dubitare i Sardi dell’adeguatezza di chi li rappresenta, fra politici e amministratori della stessa maggioranza politica che altri imprenditori, soprattutto del nord Sardegna, vorrebbero creare un fondo da corrispondere a Ryan Air per convincerla a confermare le tratte da e per la Sardegna. Indipendentemente dalla regia di assessori e politici vari. Ipotesi però decisamente respinta dal presidente di Confindustria Sardegna meridionale: “Lasciamo da parte le buffonate degli imprenditori che si quotano. Se la Sardegna si ponesse come meta turistica internazionale i vettori low cost farebbero a gara a venire nella nostra regione”. In poche parole: se la politica piange pare proprio che l’imprenditoria non se la passi meglio. Bisogna forse ricordare alle classi dirigenti sarde che esistono i telefonini e che prima di fare dichiarazioni sarebbe meglio si sentissero. Sarebbe auspicabile al sistema dell’informazione sottolinearlo ogni volta che gli arrivano le veline. I cittadini asini vivi si chiedono come sia possibile che con tutta la competenza sbandierata e la capacità politica in capo ai decisori regionali e ai politici di rango, non si riesca a risolvere il problema della continuità territoriale aerea. Lunga vita a dottori, professori, imprenditori ma… l’asino low cost, riuscite a farlo volare sì o no? |
In quanto a superficialità, grazie a dio, anche questo intervento……