Dettori. Chi era costui? [di Franco Masala]
Per molti è soltanto il nome del Liceo classico di Cagliari dove generazioni di studenti e studentesse hanno compiuto la loro formazione. Per altri è una piazza del quartiere Marina e nulla più. In realtà Giovanni Maria Dettori (1773-1836) è stato “un intellettuale moderno tra Settecento e Ottocento” che ha acquistato fama nazionale nelle Università di Cagliari e Torino. Teologo e studioso, pubblicò le sue Theologiae Moralis Constitutiones (1824-29) entrando in conflitto con i Gesuiti che favorirono la sua cacciata dall’Ateneo torinese. Successivamente si ritirò a vita privata, confortato dal sostegno e dall’amicizia di molti allievi, primo tra tutti Vincenzo Gioberti. Il 14 maggio 1865 il R. Liceo di Cagliari, nato con la Legge Casati del 1859 nel luogo dell’antico Collegio di S. Teresa, fu intitolato a Giovanni Maria Dettori, cominciando una storia lunga e articolata. A conclusione delle celebrazioni del 150° anniversario dalla intitolazione, il Liceo classico “Dettori” ha organizzato una mostra storico-documentaria che attraverso una serie di pannelli illustrativi e documenti ne percorre i momenti salienti. Si snodano così le vicende di un gran numero di studenti e studentesse che hanno frequentato le aule del “Dettori” e ai quali si aggiungono docenti, presidi, personale non docente che hanno contribuito a farne la storia, strettamente intrecciata agli avvenimenti della città. Una storia che comincia nell’ex Casa Professa dei Gesuiti nel quartiere Marina dove l’istituto ha avuto dimora dalle origini al 1956, prima di trasferirsi definitivamente nella sede attuale di via Cugia, poco lontana dal Palazzo di Giustizia e da Monte Urpino. Dai progetti predisposti ma non realizzati tra il 1919 e gli anni Trenta del Novecento, alla costruzione della nuova sede (il primo edificio cagliaritano appositamente concepito per una scuola superiore); dal patrimonio della biblioteca e degli strumenti scientifici agli “Annuari” che hanno segnato nel tempo vari anni scolastici; si sviluppa un racconto che culmina nelle suggestive immagini fotografiche del Novecento con aspetti interessanti della vita scolastica. Tra questi gli esiti della Carta della scuola (1939) riguardanti il lavoro “tutelato dallo Stato come un dovere sociale” e quindi associato allo studio con “speciali turni di lavoro, regolati e diretti dalle Autorità scolastiche, nelle botteghe, nelle officine, nei campi, sul mare”. Insomma un viaggio nel tempo che comprende il più illustre allievo, Antonio Gramsci, e la prima studentessa iscritta nel 1882, Ernesta Bittanti, poi attivista politica e moglie di Cesare Battisti, giustiziato dagli Austro-ungarici nel 1916. E ancora memorabilia come i giornalini scolastici, materiali didattici e ricordi sportivi oltre a una ricca carrellata delle tradizionali “foto di classe” che hanno la funzione di sollecitare l’attenzione verso il profondo mutamento di costumi, di abbigliamento, di atteggiamenti nel corso dei decenni. 1865 2015 DETTORI Cagliari 4 – 20 marzo 2016 |