Inaugurazione a Cagliari del Betile di Zaha Hadid [di Maria Antonietta Mongiu]
Oggi è venuta a mancare Zaha Hadid la grande architetta anglo-irachena protagonista dell’architettura contemporanea e autrice di Betile che doveva sorgere a Su Siccu di Cagliari. Una miopia equamente trasversale ha impedito alla Sardegna di dotarsi di un’opera d’arte e di un Museo che avrebbe cambiato l’economia della Sardegna perchè finalmente la cultura sarebbe stata il traino dell’economia. Ripubblico ancora una volta la cronaca-parodia dell’inaugurazione mai avvenuta. Lo feci la prima volta il 28/05/2010 nella segreta speranza che stimolasse l’allora giunta Cappellacci. Non accadde come non accade con la giunta Zedda che fu chiamata cinque anni orsono a rilanciare la città di Cagliari. La riproposi il 22 marzo 2014 credendo che avesse migliore esito con la giunta Pigliaru appena insediata. Oggi mi pare un dovere rendere omaggio ad una grande donna nella convinzione che i candidati a governare Cagliari mettano al centro del loro programma il Betile di Zaha Hadid che qualificherebbe Cagliari e la Sardegna e con loro la cultura e l’arte nuragica. Non è mai troppo tardi (mam). Museo d’Arte Contemporanea e d’Arte Nuragica del Mediterraneo di Cagliari. Lungomare Colombo – Cagliari. Apertura al pubblico: dal 30 Maggio 2010. Orari: da martedì a domenica 11-19; giovedì 11-22; lunedì riposo. Biglietto: euro11; gratuito per i bambini fino a 12 anni; euro 5 per i gruppi di 50 persone. Chiusura: 1 Maggio, 25 Dicembre. Festa a Cagliari ed in Sardegna per l’inaugurazione della prima ala del Museo Betile. Progettato da Zaha Hadid, l’architetta anglo-irachena vincitrice del Concorso internazionale, e voluto dalla Regione Sardegna in collaborazione con il Comune di Cagliari che ha reso disponibile il terreno. Il Concorso proiettò la nostra isola e la sua millenaria cultura (provate con Google!) nel mondo. Per mesi le riviste di architettura dedicarono pagine e pagine alla Sardegna ed a Cagliari. Sardegna non più solo Costa Smeralda, non più terra di cassintegrati, non più ultimi nelle graduatorie internazionali sull’istruzione, non più emigranti tristi, non più stigmi sulla dignità malgrado la povertà! Finalmente luogo istruito, colto, leggero; in cui natura, cultura, nuraghi, contemporaneità tracciano futuro e benessere per uomini e donne consapevoli e responsabili. Sardegna fuori dalla cronaca del malessere. I Sardi non più soli e conflittuali. Spezzate le catene della gregaria subalternità di tanta classe dirigente appagata dal ruolo di mediatrice con i poteri esterni. Sardegna non più infeudata dai ladri di pari opportunità per tutti in cambio di facili arricchimenti di uno o di una cricca. Decine di maestri dell’architettura risposero. Zaha Hadid ebbe la meglio. Finanziamenti cospicui per la straordinaria opera d’arte, la prima del celebre Premio Pritzker inaugurata in Italia. Soldi dell’Accordo di Programma Quadro (APQ), dei fondi ordinari, del POR 2007- 2013. Ma soprattutto l’onore di 30 milioni dalle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità di Italia. Furono il presidente del Consiglio Prodi ed il ministro Rutelli e la determinazione di Renato Soru e della sua giunta a volerlo. Come per il G8. Ma riconosciamo a Berlusconi ed al ministro Bondi, presente ieri a Cagliari all’inaugurazione, la riconferma. Come per il G8 che come è noto ha rilanciato il nord Sardegna ed ha visto Obama nei luoghi di Garibaldi. Bondi ha tenuto a precisare che Betile è l’opera principe dei festeggiamenti per Unità di Italia. Un doveroso debito per il contributo della Sardegna alla patria. Da Regno di Sardegna a Regno d’ Italia: che responsabilità! Ed aggiungiamo, senza retorica, che sì fummo e siamo donatori di sangue. Da quella sciagurata perfetta fusione del 1847 in cui rinunciammo a millenari diritti alla Brigata Sassari, nella quale tuttora si sacrifica la nostra gioventù, fino alle tante servitù da quella militare a quella industriale. Ieri, nel corso della cerimonia, Il presidente della Regione ed il sindaco di Cagliari hanno ringraziato l’ex ministro Pisanu, attuale Presidente del Senato, ed i sottosegretari sardi- ben quattro a sottolineare il ruolo della Sardegna nel governo Berlusconi e tutti presenti- per l’impegno profuso affinché l’opera strenuamente voluta da Renato Soru e dalla sua giunta venisse portata avanti. Ed infatti in anticipo di un anno se ne inaugura un’ala. Un popolo che al di là delle diverse appartenenze ha un idem sentire quando è in gioco l’interesse della nostra piccola patria! Guidati dallo stesso spirito, c’erano i sindaci dei 377 comuni, gli otto presidenti delle province, i consiglieri regionali ed i parlamentari. Il presidente emerito Cossiga, gli ex presidenti della Regione e del Consiglio regionale. Una scolaresca da ogni comune dell’isola, tutti i Dirigenti scolastici, i Rettori, i Presidi delle Facoltà, le rappresentanze delle istituzioni statali. La bella e numerosa rappresentanza testimonia che Betile è l’autobiografia della nostra comunità regionale e delle sue identità. Gli appartiene perché custodisce le loro narrazioni che risuonano nella città capitale e da questa rimbalzano nel mondo. Quattro Mostre di rango internazionale scandiscono la nascita di Betile. Cataloghi raffinati curati da un consorzio di case editrici sarde che con cooperative e società locali, gestiranno il Museo ed suoi servizi, la rete delle Unità Introduttive dislocate nelle aree archeologiche e monumentali e nei musei dell’isola. Venerdì 28 maggio 2010. Inaugurazioni di ” Il percorso dei giganti”; le statue di Monti Prama, finalmente restaurate, sono accessibili al grande pubblico; di “Efesto in Sardegna” incentrata sui bronzetti nuragici con video installazioni curate da artisti multimediali etc. nel sessantennale della mostra sui bronzetti curata da Giovanni Lilliu nel secondo dopoguerra, simbolo della rinascita. Girò l’Europa. La vide a Cap d’Antibes Pablo Picasso che ne fu segnato. Anche ” Efesto in Sardegna” andrà nel mondo dal prossimo dicembre. L’emozionato Accademico dei Lincei illustrava i nostri tesori più preziosi a Zaha Hadid che, prendendolo per mano, a sua volta lo guidava nel labirintico suo capolavoro. Apparentemente tanto lontano dai nostri nuraghi. In realtà contemporanea riproposizione delle dedaliche soluzioni della nostra antica architettura. Nel settore occidentale di Betile sono visitabili le mostre “L’opera di Costantino Nivola” a cura dell’omonima Fondazione che sarà da gennaio a New York e “Ubaldo Badas e il razionalismo in Sardegna”, curata dai due atenei sardi con documenti provenienti da archivi pubblici e privati mai esposti prima. Sabato 29 maggio 2010. Festa per la città e per la Sardegna: Ingresso libero su prenotazione dalle 10 a mezzanotte. Domenica 30 maggio 2010. Betile verso il futuro. Presentazioni delle mostre e perfomances di prossimo allestimento in accordo con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo grazie a protocolli d’intesa siglati dagli ambasciatori, tutti presenti a Cagliari da ieri, come padrini di questo evento. La prospettiva immediata è una fondazione con scambi, comuni allestimenti, summer school, work shop, etc.. Alle 21 ogni sera per una settimana nell’Agorà del Museo si terranno concerti ed esibizioni con i principali artisti sardi. In questo fine settimana si alterneranno gruppi di ballo tradizionale e di danza contemporanea, letture di scrittori e scrittrici sarde. Aperti tutto il giorno il bar, il ristorante ed il book shop del Museo. Siamo fatti di sogni! E questo è il sogno che ho fatto mille ed una volta. L’ho fatto quando ho accettato di concorrere come progettista nell’equipe guidata da Kengo Kuma. L’ho fatto da assessore applicandomi con passione e meticolosità. L’ho fatto nel confronto continuo e spesso complesso con lo studio di Zaha Hadid pensando che questo progetto avrebbe rappresentato una svolta per la Sardegna. Questo sogno l’ho visto sgretolarsi non per colpa del destino cinico e baro. Ma di chi è classe dirigente di nome e non di fatto. Carneadi miracolati da un ruolo ed incapaci di svolgerne la funzione. Saremo tutti giudicati per quello che avremo fatto. Su questo semplice principio si fondano le comunità e le relazioni. Pedagogie di tutti ma soprattutto di chi si candida al governo. Rubare futuro, lavoro, speranze, benessere ad altri è grave colpa. Discende dall’assenza di quelle pedagogie di base siano essere politiche o morali. E’ per questo che nel Protagora di Platone la più alta, la più importante delle tecnai che abitano la polis è il governo della stessa (politeia). Chi nella sua azione concreta a questa si nega deve andarsene perché straniero ai suoi. Non ha capito. Non è in grado. Non è classe dirigente. Non lo sarà. Quei fantasmi di cui parla Platone sono stati e sono tra noi ed hanno impedito, pur essendoci tutte le condizioni, che il mio racconto iniziale fosse reale.Vinte le elezioni, il governo di centro destra confermò Betile. Ma come per Tuvixeddu non voleva rompere i già precari equilibri locali della sua parte politica. I soldi di quel progetto come degli altri sono stati depredati. Migliaia di persone sono riprecipitate nel sottosviluppo e le locuste sono tornate ad albergare i nostri luoghi come le cronache dei quotidiani nazionali ci raccontano. Roma governata dal centro destra inaugura il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI sec. di Zaha Hadid e l’ala nuova del MACRO di Odile Decq. La giunta invita chi promosse queste due opere d’arte che rilanciano la città nel mondo. Ministri e sindaci di centro sinistra partecipano alla festa a riprova che la visionarietà di una parte politica è saggia politica di futuro. Dove c’è classe dirigente questa è la normalità. Ed è per questo che sono certa che un giorno Betile ci sarà.
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Condivido: il progetto è straordinario, l’occasione non è perduta, Cagliari e l’intera Sardegna non possono rinunciare.
Ancora oggi rimango esterrefatto nel vedere la miopia patologica che ci ha privato di un’opera che da sola avrebbe rappresentato per Cagliari e per l’intera isola un segnale alto di cultura e di arte. Conservo con cura le immagini del progetto e mi piacerebbe vederlo finalmente realizzato. Sarebbe un modo per pensare in grande finalmente.