Sessualità e migranti [di Aldo Magnavacca]

sessualità e migranti 1Corritalia.de Ti vuoi integrare bene in Germania? Vai a lezione d’educazione sessuale
Ha avuto luogo a Berlino il mese scorso la conferenza indetta dal ministero della sanità tedesco “Bundesministerium für Gesundheit” dal titolo “Sostenere la salute sessuale delle migranti e dei migranti” con la presentazione del servizio Online www.zanzu.de. Zanzu offre una serie di spiegazioni sulla sessualità, con consigli pratici e relativi disegnini su come praticare sesso in maniera felice ma soprattutto socialmente corretta.
Il migrante e la migrante, questa è l’intenzione del Ministero, vanno in internet e apprendono una serie d’informazioni per una corretta igiene sessuale, per evitare gravidanze non desiderate, per apprendere diritti e doveri nel rispetto tra persone di sesso diverso. È interessante osservare come il sito si sforzi alla ricerca dell’equilibrio con rappresentazioni e disegnini che disperatamente tentano di evitare la pornografia senza scivolare in infantile ingenuità.
Resta da chiedersi se veramente il migrante e la migrante, attaccati dalla mattina alla sera a telefonini con accesso a internet -che sulla sessualità ne racconta di tutti i colori, di cotte e di crude sentiranno effettivamente l’esigenza di “educarsi” sessualmente, consultando un sito del Ministero della Sanità.
È piuttosto sempre più evidente che la Germania è sotto lo shock dell’ondata migratoria. Nella prussiana fissazione di regolamentare tutto, sessualità compresa, impartendo relative lezioni, le autorità tedesche rischiano ogni tanto di cadere nel ridicolo. Ve la ricordate la sparata del partito CSU con la quale si chiedeva l’obbligo alle famiglie straniere di parlare tedesco anche in ambito privato e familiare? Ecco, siamo più o meno di fronte alla stessa assurdità: L’ingenua convinzione di poter attutire lo scontro tra culture che deriva dall’ondata migratoria con un sito internet che mostra come fare sesso correttamente.
I fatti di Colonia dell’ultimo capodanno –evidente motivazione di quest’iniziativa- mostrano tutt’altra cosa. Chi ha chiesto di vivere in questo Paese deve rispettarne innanzitutto regole, norme e leggi. Chi molesta una donna deve essere sottoposto a pesanti sanzioni affinché impari a non farlo più con o senza educazione sessuale e chi ripete l’errore, va accompagnato alla porta poiché ha violato i sacri principi dell’ospitalità con l’obbligo al rispetto delle regole nella casa di chi ti ospita che, per altro, vale in tutte le culture e mentalità.
E se qualcuno in Germania vuole celebrare un matrimonio combinato con una minorenne, va sanzionato nella maniera più netta. L’emancipazione sessuale, nel frattempo, è un percorso lungo e difficile. La sessualità è ancora oggi il lato più oscuro nella crescita individuale e d’intere società. In Irak, Arabia Saudita, Emirati Arabi e in tanti altri paesi, per esempio, l’omosessualità è punita con la pena di morte, mentre in Italia ancora oggi ci si arrovella per trovare una regola alle unioni civili.
Prima di stipulare trattati e affari con questi paesi tristi dell’assassinio di stato a sfondo sessuale, il Ministero della sanità tedesco farebbe ben a mandare ai loro leader una copia del Link per una corretta educazione sessuale. Un’ultima osservazione e poi chiudiamo. www.zanzu.de offre il servizio in tredici lingue, dall’inglese all’arabo. Non è incluso l’italiano, il che ci fa molto sperare che il Ministero della sanità tedesco ci ritenga “sessualmente ben educati”.

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