Sette sorelle [di Franco Masala]

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Superato rapidamente l’impatto di una parlata siciliana che sembra non volersi rivelare, il resto dello spettacolo è un crescendo di emozioni che coinvolge totalmente prendendo cuore e anima. Sono sette Le sorelle Macaluso nel bellissimo spettacolo di Emma Dante al teatro Massimo di Cagliari. Dimostrazione che la fama ormai internazionale raggiunta dalla regista siciliana non ha minimamente intaccato la poetica delle piccole cose quotidiane, viste con leggerezza ma anche con gli accenti spietati e senza sconti che sono tipici dei suoi lavori teatrali.

Se poi si aggiungono sette attrici di capacità strepitosa nel rendere le personalità variegate delle sorelle, una musica pressoché continua di taglio cinematografico, i movimenti d’insieme e solistici, si ottiene uno spettacolo indimenticabile che lascia storditi e trascinati. E la palma della serata va forse alla straordinaria scena della gita al mare con la sua tragica conclusione che avvia le scoperte di una trama snodantesi tra vivi e morti, tra cattiverie e reminiscenze fino a ricomporsi nella danza finale perfettamente simmetrica a quella iniziale.

Emma Dante chiede ai suoi attori una recitazione corporea fatta di parole, di movimenti, di gesti che fin dalla processione in apertura dello spettacolo reclama doti non comuni di partecipazione a tutti, spettatori compresi. Un po’ come avveniva in quella che rimane, finora, la regia lirica più compiuta della Dante e cioè La muette de Portici di Auber al Petruzzelli di Bari (2013).
Insomma uno spettacolo che raggiunge vertici eccezionali e ricorda esempi come La classe morta di Tadeusz Kantor (Auditorium del Conservatorio, 1983) o quelli di Pina Bausch.

*foto di Carmine Maringola ©

2 Comments

  1. Antonello Farris

    Grazie , Franco, per questa recensione. Corro a vederlo…se sono ancora in tempo!

  2. Franco Masala

    Temo che le repliche siano terminate ma su rai5 c’è lo streaming dal sito

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c4d8c141-6db2-4246-929c-9fd1c4b8f419.html

    Non sarà come vederlo dal vivo ma almeno è possibile farsene un’idea.

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