Cagliari, Lunedì 2 luglio, ore 18:00, Fondazione di Sardegna Via San Salvatore da Horta n 2, si presenta “VOLTI nella satira e nella caricatura” di Giancarlo Buffa [di Maria Antonietta Mongiu]
Lunedì 2 luglio ore 18:00 a Cagliari alla Fondazione di Sardegna in Via San Salvatore da Horta n 2 sarà presentata l’opera “VOLTI nella satira e nella caricatura” di Giancarlo Buffa con prefazione di Leandro Muoni. Ne parleranno Bachisio Bandinu, Maria Antonietta Mongiu, Paolo Lusci e l’autore. Letture dal libro di Lia Careddu e Tiziana Troja. Chi è Giancarlo Buffa? Nella geografia culturale della Sardegna lo si potrebbe presentare quasi come un unicum. Pittore, attore, registra, poeta, organizzatore culturale, insegnante, caricaturista, conversatore, didatta e potremo continuare. Mite in qualsiasi relazione è il tratto più esplicito. O falso mite? Chissà. Si direbbe un eclettico dando a questo termine quel significato positivo che incarnava quando la figura dell’intellettuale aveva una funzione molteplice e baricentrica e non era qualcuno da escludere o stigmatizzare. Di queste molte facce Giancarlo ha piena consapevolezza non essendo un falso umile. E ciò è quello che più conta giacché la sua penna, nel tratteggiare le persone di cui ci racconta aspetti noti e sconosciuti, non ha mai agito un gesto che non fosse non chiaro e non dichiaratamente consapevole. C’è qualcosa di più intenzionale di una caricatura? Ma anche di più affettuoso? C’è qualcosa di più sociale e di pedagogico? Certamente no. Perché fare caricature corrisponde a ciò che in sardo si chiamava ponnere cantone che era una sorta di campo in cui motteggiare qualità e tic di qualsivoglia persona, ricca o povera, importante o no era un modo morale e quindi necessariamente pedagogico. Ma anche di capovolgimento di senso dello status quo come ci ha insegnato M. Bachtin. Interdipendente, intimo e profondo è il rapporto che Giancarlo instaura tra il rappresentato e il suo talento grafico che lo mette al centro del suo mondo. D’altra parte a leggere un qualsiasi dizionario alla parola caricatura possiamo leggere “L’accentuazione, nella figura di una o più persone, di atteggiamenti o tratti ridicoli cui si accompagnano sembianze alterate e contraffatte, tali però da lasciar riconoscere l’originale fornendo materia di riso o di riflessione: un artista eccellente ” o ancora “ Qualsiasi rappresentazione o descrizione mirante a mettere in luce o ad accentuare il ridicolo non solo di persone, ma anche di ambienti, situazioni…”. Nel Libro “VOLTI nella satira e nella caricatura” di Giancarlo Buffa con prefazione di Leandro Muoni, ultima fatica di questo grande intellettuale la relazione intima tra soggetto e oggetto viene esplicitato nella richiesta soddisfatta il più delle volte di un cenno di risposta da parte dei volti e dei corpi rappresentati. Ancora una volta un capovolgimento di situazione. Ed è allora che di ciascuno possiamo intravvedere profilo e carattere. Sorprende alla distanza lunga degli anni quanto Giancarlo di ciascuno abbia colto l’essenza e come le sue rappresentazioni quasi quasi rendono ancora più chiare le argomentazioni che ciascuno accampa nella dialettica con l’autore. Il libro è importante non solo perché è una geografia politico-intellettuale della Sardegna, molto di quella trascorsa, ma perché fa intendere i comportamenti da quello formali a quelli più scanzonati ed autoironici da quelli compiaciuti a quelli che rifiutano di riconoscersi da quelli che ricorrono ai loro strumenti di lavoro, come i poeti, a timidezze insospettate. Un capitolo a se la prefazione di Leandro Muoni, un libro nel ibro, legato a Giancarlo da consonanze e affetto profondissimi. Ma la sua disamina merita un intervento a se perchè inquadra l’opera di Giancarlo Buffa in quella prospettiva complessa e molto poco canzonatoria di cui vorremo parlare oggi. Sia reso onore a questo artista a cui molti di noi sono grati per quanto ha fatto. Buona visione e buona lettura a tutti noi e grazie ancora a Giancarlo.
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