Tempo parallelo [di Franco Masala]
Riprendere opere di artisti del passato non significa sempre pura imitazione o mancanza di idee o essere “Fuori tempo”. Può significare anche voler essere di un “tempo parallelo” che fa proprie immagini altrui in una rivisitazione che dà loro nuova vita e ne consente una lettura differente. È quanto succede nella bella serie di opere di Igino Panzino, esposte a Cagliari nello Spazio Temporary Storing. L’artista sassarese si presenta con gli ultimi lavori di dimensioni ridotte (all’incirca 50 x 40 cm) dove campeggiano figure che trovano la loro origine nell’opera di artisti come Giovanni Pisano e Paolo Uccello, Hyeronimus Bosch e Albrecht Dürer. Figure di cavalli, di mostri, di esseri “bestiali” che, estrapolati dal contesto originale, acquistano una vita inaspettata. Così i cavalli dalle posizioni improbabili delle Battaglie di Paolo Uccello, isolati contro una campitura colorata, sono protagonisti di una nuova concezione dell’immagine e i mostri di Bosch diventano figure di spicco isolate, superando la condizione caotica di partenza. E non sai se ammirare di più il tratto sicuro della china nel tracciare le figure o la delicatezza dell’acquerello nel colorirle fino a soffermarsi sui cartoncini di fondo, talvolta coloratissimi e sovrapposti, che giocano su più dimensioni portandoci ad una fruizione quasi tattile di queste opere. Nel foglio di sala Panzino lamenta “l’attuale sistema artistico che identifica, sic et simpliciter, il valore culturale estetico dell’opera col suo valore commerciale, grazie ad una completa, intenzionale, confusione dei criteri di valutazione dei due differenti aspetti”. Ciò che va in direzione “diametralmente opposta all’idea che l’arte possa rappresentare un valore in sé”. FUORI TEMPO Igino Panzino a cura di Anna Oggiano Spazio Temporary Storing. Via XXIX Novembre 1847, 3/5 Cagliari tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.30 esclusi sabato e domenica fino al 10 giugno |