Habemus novum natum [di Franco Masala]
Un nuovo nato nella casa dei Beni Culturali. Gli uffici periferici per la tutela sono stati accorpati e ribattezzati così che oggi salutiamo la nascita della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e per le province di Oristano, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Ogliastra. Era ora: da troppo tempo le due soprintendenze cagliaritane erano separate e con nomi distinti. Fortunatamente, con il D.M. n.44 del 23 gennaio 2016 – “Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo” – il ministro Franceschini provvede a rimettere tutto in ordine e vara l’ennesima riforma degli uffici statali. Pensare che essi nacquero nell’ormai lontano 1875 con il nome di Commissariato speciale per la Sardegna: ne era responsabile Giovanni Spano. Nel 1891 nuova denominazione quale Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti della Sardegna, diretto da Filippo Vivanet, mentre nel 1907 ecco la Soprintendenza alle antichità e ai monumenti sotto la guida di Dionigi Scano. Il tutto con i sovrani (felicemente regnanti ?) Vittorio Emanuele II, Umberto I e Vittorio Emanuele III. Uffici periferici dello Stato, dapprima dipendenti dal Ministero della Pubblica Istruzione, poi dal 1974 inseriti nel neonato Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, ribattezzato nel 1998 Ministero per i Beni e le Attività Culturali fino alla denominazione odierna di MiBACT ovvero Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. E tacciamo degli ulteriori nuovi battesimi delle Soprintendenze anche perché, se oggi con il computer non si perde gran tempo a produrre nuove carte intestate e buste, sicuramente rifare le ennesime targhe esterne alle varie sedi qualcosa costa. In tutto questo attivismo di cambiamento di nomi, veloce quasi quanto i trasformismi di Fregoli, qualcuno ricorderà ancora di provvedere alla conservazione e alla tutela del nostro patrimonio storico e artistico, citato nell’art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana? Intanto, attraverso domande a quiz spesso demenziali, il ministero ha varato il concorso per 500 funzionari quando il Paese ne richiederebbe ben di più. *Bastione del Viceré, Cagliari (Franco Masala, febbraio 2014) ©
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